"Dentro!", una poesia di MICHELE VILLANI.
DENTRO!
Dentro,
vive oggi un pianto sincero,
una
forza di disperazione
che
mi spinge a perseguire
in
una via, nella speranza
di
riuscire a vedere finalmente
un po’
di sole.
Dio
mio sarò forse egoista
Anche
incosciente, se vuoi,
ma
son disposto a chiederti di togliermi
questa
poco di forza fisica che mi rimane,
pur
di vederla tutta intera in lui.
Non importa
di me,
ormai
so vedere le cose
dell’occhio
critico, col sole giusto,
e
son disposto a rinunciare a chiedere di me
pur
di rivederla rinata in lui.
Dammi
retta mio Dio, vienimi in aiuto!
MICHELE
VILLANI
Michele Villani (1954 - 2017) è stato il poeta dei buoni sentimenti e, come sostiene Antonio Coppola nella presentazione del suo libro più noto dal titolo <Immagini> (Lo Faro editore, 1986) <ha saputo infondere una parola di bene dove regna l'odio, la fratellanza dove c'è divisione e disamore>. Il suo mondo bisogna cercarlo in questi ambienti dove la sofferenza e la speranza appartengono ai valori di un disegno divino. La sua profonda religiosità traspare da ogni verso con sorprendente fluidità come acqua sorgiva che sgorga dalle viscere della montagna. Quasi una forma di primitiva innocenza, virtuosa, esemplare, che contrasta con i disegni materiali dell'uomo, del suo egoismo e delle sue contraddizioni. Michele Villani appartiene a questo universo. Un luogo in cui la redenzione e la bellezza sono valori in cui credere. Vi si legge in filigrana persino un tributo al francescanesimo più esposto alle virtù salvifiche, alla concretezza dell'azione piuttosto che nel concetto filosofico di cui pure si è nutrito il sentimento religioso. In questa poesia vengono in superficie direi quasi di getto, con una urgenza prorompente, il richiamo a far del bene, anche attraverso il perdono, per contrastare l'egoismo dell'uomo, la vera dannazione dell'umanità. Un egoismo che unito all'odio che sembrano, oggi come sempre, dominare la scena del mondo contemporaneo.
La poesia termina con una invocazione a Dio, che sembra profeticamente uscire dalla bocca di papa Francesco, il papa che ha posto al centro della missione della Chiesa e del mondo la parola <misericordia> come riscatto dell'umanità dei perdenti, molti anni dopo che il poeta Michele Villani, molto umilmente ne avesse già tracciato il profilo.
Luigi Ciavarella
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