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Visualizzazione dei post da agosto, 2020

TUTTE LE COPERTINE DEI 45 GIRI DE "IL RITRATTO DEL GIOVANE OTTAVIO"

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Un post decisamente inusuale questo, - come si può vedere sotto - illustrato com'è di belle e suggestive copertine di singoli un tempo usate per custodire al proprio interno un disco a 45 giri.  I 45 giri o microsolchi in vinile furono molto diffusi negli anni sessanta soprattutto tra i giovani che ne fecero un uso frequente non soltanto riguardo all'ascolto dei brani (salvo rari casi il 45 giri aveva una canzone per parte, lati A e B) ma anche per servirsene durante le feste da ballo che si svolgevano in ambienti casalinghi e solo successivamente, nei tardi anni settanta, anche in discoteche attrezzate o club di paese che nacquero un po' come funghi per assecondare una moda molto diffusa tra i giovani.  Queste canzoni diventarono colonna sonora di vita per noi ragazzi, ci accompagnarono durante intere estati, in casa come al mare oppure durante i party improvvisati tra amici.  Spesso era la radio il mezzo attraverso il quale ci annunciavano le novità discografiche, le canz

QUANDO SCOPRII I WHO DALLA PARTE SBAGLIATA.

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T ra i primi long playing che acquistai a Colmar ci fu quello dei Who . Comprai l'album nel tardo autunno del 1971 in seguito alla lettura di un articolo di un giornale rock (credo Rock & Folk, il più autorevole) in cui la formazione inglese veniva indicata come una tra le più influenti del rock inglese contemporaneo. Scoprii soltanto in quella circostanza il valore della band prendendo coscienza che non furono soltanto Beatles e Rolling Stones (e la nascente scena hard blues dei Led Zeppelin e affini) i protagonisti della corrente scena Rock inglese, ma anche il gruppo di Pete Towshend . Quindi erano da conoscere. Tuttavia non ero del tutto a digiuno della loro musica poiché tenevo bene a mente il loro brano presente nel triplo album Woodstock. Quel pezzo mi colpì in modo particolare ma non era l'unico indizio che mi portava a loro. Vi era stato già  My Generation però  nonostante il clamore non mi aveva conquistato del tutto. Insomma li ascoltavo su Woodstock come se fo

ACCADDE A SAN VALENTINO DEL 1948

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La pretura di San Giovanni Rotondo non ha mai trattato una causa così interessante e così piena di emozioni come quella terminata qualche giorno fa, il cui dibattimento è durato ben tre giorni. Le popolazioni di San Giovanni Rotondo e San Marco in Lamis hanno seguito, con morbosa curiosità, le varie fasi del processo partecipandovi con grande folla che ha occupato i posti più impensabili della sala d'udienza della pretura. Ed ecco l'avventurosa vicenda con il suo epilogo giudiziario. Il 14 febbraio 1948-verso le ore 10 un'automobile sostava già da un pezzo presso l'istituto Magistrale di San Giovanni Rotondo. Tre uomini erano in attesa di una persona che era divenuto l'assillo di uno di essi, il giovine D.C.A., ricco possidente. Finalmente la fiamma del cuore di questi, nella persona della professoressa C.D'A., abbastanza avvenente, apparve sul portone, per avviarsi alla sua abitazione. Ma la strada le fu sbarrata perché il D.C.A. la invitò nella macchina.