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Visualizzazione dei post da gennaio, 2021

ANTONIO VILLANI, POETA DIALETTALE TRA LIRICHE E TESTI MUSICALI.

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Tra i poeti dialettali emersi in questo ultimo periodo qui a San Marco in Lamis, un posto di rilievo lo occupa senz'altro Antonio Villani (classe 1949), diventato con gli anni, e grazie ad una poliedrica attività letteraria, che lo vede impegnato in più direzioni, un po' il simbolo della continuità poetica vernacolare in paese nel solco che fu di Francesco Paolo Borazio. Una presenza importante se non altro perché finalmente, dopo decenni di quasi oblio, la parola dialettale si distacca dal ruolo marginale in cui finora la letteratura classica l'aveva collocata per ottenere finalmente un ruolo preminente nell'ambiente culturale e letterario cittadino. In verità il merito maggiore lo dobbiamo all'energica formazione culturale che prende il nome “La Puteca”, un sodalizio letterario (una Officina secondo i propositi del gruppo) nato oltre una decina di anni fa con lo scopo dichiarato di riunire sotto lo stesso tetto i poeti dialettali del posto, creando di fatto una

CESAR VALLEJO, IL PIU' GRANDE POETA PERUVIANO DEL NOVECENTO.

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Era domenica Era domenica nelle chiare orecchie del mio asino, del mio asino peruviano in Perù (scusate la tristezza). Ma oggi sono già le undici alla mia esperienza personale, esperienza di un solo occhio, inchiodato in pieno petto, di una sola asineria, inchiodata in pieno petto, di una sola ecatombe, inchiodata in pieno petto. È così che rivedo le colline ritratte della mia terra, ricche in asini, figli di asini, genitori a venire, che ritornano già dipinte di credenze, colline orizzontali dei miei dolori. Sulla sua statua, di spada, Voltaire incrocia la sua cappa e guarda il piedistallo, però il sole mi penetra e caccia dai miei incisivi un numero crescente di corpi inorganici. E sogno allora di una pietra verdastra, diciassette, roccia numerale che ho dimenticato, suono di anni nel rumore di ago del mio braccio, pioggia e sole in Europa, e come tossisco! come vivo! come mi fanno male i capelli a presagire i secoli settimanali e anche, per contraccolpo, il mio ciclo microbi

DEREK WALCOTT, IL POETA DEI CARAIBI.

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DEREK WALCOTT ( 1930 - 2017)   Vivo sull'acqua, solo. Senza moglie né figli. Ho circumnavigato ogni possibilità per arrivare a questo: una piccola casa su acqua grigia, con le finestre sempre spalancate al mare stantio. Certe cose non le scegliamo noi, ma siamo quello che abbiamo fatto. Soffriamo, gli anni passano, lasciamo tante cose per via, fuorché il bisogno di fardelli. L'amore è una pietra che si posa sul fondo del mare sotto acqua grigia. Ora, non chiedo nulla alla poesia, se non vero sentire: non pietà, non fama, non sollievo. Tacita sposa, noi possiamo sederci a guardare acqua grigia, e in una vita che trabocca di mediocrità e rifiuti vivere come rocce. Scorderò di sentire, scorderò il mio dono. È più grande e duro, questo, di ciò che là passa per vita. ( Traduzione di Gilberto Forti) DEREK WALCOTT, Mappa del nuovo mondo (Milano, Adelphi 1992).

IL RITORNO DI JOHN FOGERTY SUI LUOGHI DI COSMOS FACTORY.

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  Un album prodotto con i suoi figli durante la quarantena.  Uscito in un primo tempo nello scorso novembre in formato EP, Fogerty's Factory di John Fogerty e figli vedrà la luce tra pochi giorni nel definitivo formato album, aggiungendo al precedente ben cinque brani che l'ex leader dei Creedence Clearwater Revival ha realizzato sulla scorta di un progetto nato casualmente durante la prima quarantena di marzo. Il titolo e la relativa cover, che ricalcano, con simpatia ed ironia, il celebre Cosmos Factory che proprio l'anno scorso ha celebrato il cinquantenario della pubblicazione, - uno dei lavori più importanti per la formazione di John Fogerty – lo vede affiancato ai figli Shane , Tyler e la giovanissima Kelsy impegnati tutti, pur nella essenzialità di un progetto nato per caso, dove l'eco del passato è più che mai presente tanto nel suono quanto nella voce di John Fogerty, (senza l'ausilio della batteria), sempre graffiante nonostante l'età, a sostener

"IL FATTO E' CHE MI PIACI", NUOVO SINGOLO DI LUCIA RUGGIERI

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P ubblicato dalla BML ( Beatitudo Music Lab) di Angelo Gualano , esce il singolo CD "Il fatto è che mi piaci" di Lucia Ruggieri , giovane ed apprezzata interprete di San Marco in Lamis (Gargano_Foggia) già con un bagaglio di esperienze notevole alle spalle, nonostante la sua giovane età, con testo e musica scritti da Roberto Aucello . Gli arrangiamenti e la registrazione del brano sono stati effettuati presso lo Studio della BML, noto centro di produzioni musicali del posto di proprietà di Angelo Gualano, impegnato anche come arrangiatore e produttore del pezzo.  Il brano ha una linearità molto melodica, raffinato negli arrangiamenti, un suono pulito ed accattivante e sembra possedere le necessarie premesse che servono per ottenere quel successo d'ampio respiro che ancora manca alla giovane e bravissima interprete di San Marco in Lamis, per farle spiccare il volo come merita.  Una canzone impreziosita da un assolo pertinente (ed ispirato) di chitarra elettrica eseguito d

AUGURI PER UN ANNO POETICO E MUSICALE.

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A U G U R I  DI UN SPLENDIDO 2 0 2 1