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Visualizzazione dei post da gennaio, 2022

L'ECLATANTE DEBUTTO DEI DOORS DI JIM MORRISON.

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Meno iconico di L.A. Woman e lontano dalle sonorità più hard di Morrison Hotel, l'album The Doors segna nel 1967 il debutto dei  Doors  di Jim Morrison , da Los Angeles.     di ANTONIO DEL MASTRO Nel periodo di nascita della psichedelia americana dove le droghe (LSD in primis) iniziavano a farsi largo tra i giovani, Jim Morrison e Ray Manzarek decisero di formare un gruppo approfittando del buon periodo di sperimentazione musicale. Era l’estate del 1965 e dopo aver assunto il chitarrista Robby Krieger , amante del flamenco ed il batterista jazz John Densmore i quattro iniziarono a suonare nei locali più gettonati della Baia Californiana (tra cui il famoso Whiskey a Go-Go) riuscendo ad ottenere un contratto discografico un anno dopo. Così nel Gennaio del 1967 viene pubblicato il loro primo album dalle sonorità acid-rock e psichedeliche, in cui il carismatico Jim esorta ad aprire le porte della propria coscienza (da qui il nome Doors), alterando la percezione mentale con

LE PIETRE MILIARI DEL ROCK: "WHEELS OF FIRE" DEI CREAM.

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di  ANTONIO DEL MASTRO.  Pubblicato durante l'estate del 1968, primo doppio disco a ricevere un Platino nella storia, WHEELS OF FIRE è l’album che, per le sonorità e le diverse incisioni, rappresenta al meglio lo stile dei Cream.  Eric Clapton, Jack Bruce e Ginger Baker con l’aiuto di Felix Pappalardi e Pete Brown  (quest'ultimo fu paroliere alla corte dei Cream), lasciano un segno indelebile in soli tre anni di matrimonio artistico. Inseriti nelle rispettive migliori liste di musicisti, nonché considerati una delle migliori band della storia, hanno sperimentato qualcosa che fino ad allora mai si sarebbe pensato di fare, come dire tre galli in un pollaio. Le sonorità Fusion di Baker, l’influenza Jazz di Bruce e l’endovenoso White - Blues di Clapton contribuiscono a creare un album dai contenuti eccellenti. Il brano di apertura White Room, nonostante le critiche iniziali (troppo simile al brano Tales Of Brave Ulysses dell’album precedente) diventa presto uno dei loro cav

"MONDO DI SEMPRE" E "TUTTO MI APPARTIENE": SEGRETI E PASSIONI NEI DUE CD DI MIKALETT.

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  A futura memoria per coloro che un domani vorranno studiare le radici musicali del nostro paese.  Il tutto ebbe inizio da un'audiocassetta, una specie di demo servito come pro-memoria, in cui Mikalett aveva inciso alcune sue canzone domestiche con solo voce e chitarra, registrate credo nei primi anni ottanta. Quelle canzoni (una trentina forse più, oggi conservate nel mio archivio dopo il passaggio in digitale), pur nella loro grezza forma testuale possedevano però all'ascolto un carattere definito tanto nella melodia quanto nella struttura compositiva. Erano tuttavia brani semplici, sentimentali e qualcuno anche a tema spirituale, composti con quello stile sempre rivolto sia alla canzone di Gianni Morandi che in generale agli anni sessanta, i suoi punti di riferimento di sempre. In quel nastro vi era registrato un po'di tutto (finanche canzoni per messa beat, decisamente fuori tempo massimo) e quando, molti anni dopo (nel 2007), giunse il momento di realizzare un albu

COSI' MI INVENTAI LA PRIMA MOSTRA DEI CANTANTI E DEI GRUPPI MUSICALI SAMMARCHESI.

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  Ventanni fa la prima Mostra fotografica nella sala ludica e artigianale del paese. Ricorre quest'anno il ventennale della prima Mostra/Esposizione fotografica dei cantanti e dei gruppi musicali del nostro paese, da me curata con la collaborazione di alcuni amici, celebrata il 1 agosto del 2002 nella Sala Ludica e Artigianale di via Pozzo Grande. Come si arrivò a indagare, catalogare ed esporre un numero così consistente di immagini di musicisti e complessi locali, a distanza di tanti anni da quell'evento, non saprei dirlo con esattezza. Non ci fu alla base di questa repentina decisione alcun motivo particolare legato ad una ricorrenza né si trattò di un evento creato a supporto di qualche nostalgica adunanza musicale e men che mai ad altri eventi estranei al tema. Niente di tutto ciò. L'idea di allestire una Mostra si materializzò all'improvviso, con spirito avventato, dopo aver visionato, piuttosto casualmente, un pomeriggio d'estate, un congruo numero di fotog