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Visualizzazione dei post da aprile, 2021

RISTAMPATO NELLA VERSIONE DELUXE IL VOL. 4 DEI BLACK SABBATH.

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La lussuosa confezione contiene le versioni quattro CD o preferibilmente cinque vinili. C'è un po d'Italia in questo gruppo rock nato nel 1968 a Birmingham (Inghilterra) sull'onda di una rinascita dell'hard rock inglese, con una nuova visione più sperimentale dopo la sbornia psichedelica che aveva caratterizzato buona parte dei sessanta di contenuti lisergici,  sopravvissuti sino a quel momento.  I Black Sabbath prendono il nome da un vecchio film horror di Mario Bava (“I tre volti della paura” del 1963, pubblicato all'estero con il titolo “Black Sabbath”) e poi il fondatore, il chitarrista e leader della band Tony Iommi , aveva origini italiane. Nato a Birmingham da padre ciociaro e madre palermitana, Tony Iommi lo si può considerare come il leader e compositore principale della formazione. Lui che amava il jazz e aspirava a suonare quella musica finì, per qualche ragione, per rappresentare inconsapevolmente l' espressione più autentica del rock più duro e t

IL POMERIGGIO ANDAVAMO IN VIA ROMA

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(Per guardare la vetrina dei dischi di Tonino Tardio). Il primo negozio di dischi in paese che ricordo fu quello di Tardio situato nella centralissima via Roma. Da sempre gestito da Tonino Tardio , l'emporio forniva anche elettrodomestici, stufe, bombole a gas etc. accanto ai quali il proprietario aveva ritagliato un piccolo angolo dove aveva sistemato un giradischi. I dischi, che egli vendeva, stavano parte in una custodia sul tavolo ed altri dietro di sé in una cassettiera a scomparti mentre le copertina erano esposte in bella vista in vetrina intrecciati in un reticolato. Quando passavamo in quella strada peraltro quasi obbligati davamo sempre uno sguardo alla grande vetrina che copriva una buona metà dell'entrata per verificare se ci fossero delle novità. Incuriositi qualche volta ci fermavamo per osservare quei quadretti di carta quasi sempre colorati, fantasiosi e seduttivi con cui fantasticavamo di acquistarne almeno qualcuno. Non era impresa facile ma noi ci credevamo

OMAGGIO MUSICALE DI ANGELO GUALANO E PEPPINO COCO A JOSEPH TUSIANI.

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Nella ricorrenza della scomparsa di Joseph Tusiani , avvenuta l'11 aprile del 2020 a New York, il grande poeta sammarchese viene ricordato stasera in uno streaming su YouTube alle 18.30 dal suo paese d'origine attraverso le voci e le testimonianze dei suoi amici più intimi. Per l'occasione il nostro Blog propone l'ascolto di un paio di brani tratti da due sue liriche famose: "Ninna Nanna" e " Bambenella", due differenti approcci alla sua  scrittura poetica, l'uno intriso di calore e di tenerezza (" La vì, la vì, camina na mureia/sope la nannavicula 'nnucenta./Addùrmete, trasore, non è nnente:/jè l'ombra mijia che te nazzecheia ") ; l'altro rivolto invece all'aspetto più giocoso e divertente, dove il poeta spesso indugia nel descrivere i tratti caratteriali di alcuni personaggi del paese per far risaltare la loro natura semplice e genuina.  (" Accata Bambenella, frate meja/ngn'anne ce faceva lu trentatreja/sante

"NU PAJESANE" OMAGGIO POETICO DI ANTONIO VILLANI A JOSEPH TUSIANI.

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  NU PAJESANE   N'anne già lè ppassate sènza ddu pajesane che ògni ppremavèra còme ròndene turnava.   Ha còme me recòrde quiddu viciòne calle, mèntre recenta, légge puèsije ndrjalètte.   Pure da qua luntane còme se stèvìamméze; amméze lu pajèse che cce purtava ncòre.   Fise e ccacchèjjurne prima de nchiana ncéle salute n'ha mànnate tramete lu barbiére.   Còme ce ne prijava se jjurne lu chiamava; allu sentì pajesà na lacrema calava.   Lè mmancate nu mare non puté mètte pède chiù sòpe e sta tèrra che ntasca ce purtava.   L'aria còm'è ccrijòsa da quanne chiù non tòrna, fijuramece jòje che ncéle lu sapime.   Ma inte la padula dà voce ntròn'ancòra de quanne reggestrava “Na vòta è mpise Cola”.   L'Amèreca luntana te pòrta dallu chiane, te crèsce, arrecchisce ma ncòre ce patisce.   Sènza nu panecotte, li fracchie, li fanòje, Defènza e cùmmente e cchiane gni mùménte.   ANTONIO VILLANI, 3 Aprile 2021.      ANTONIO VILLANI (1947)