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Visualizzazione dei post da luglio, 2022

ADDIO A VITTORIO DE SCALZI, STORICO FONDATORE DEI NEW TROLLS.

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  Ci ha lasciato nella notte, colpito da fibrosi polmonare dopo la guarigione da Covid-19.  Aveva 72 anni. Vittorio De Scalzi è stato la colonna portante dei New Trolls, insieme a Nico Di Palo e alcuni altri, la famosa band genovese che si conquistò un posto di primo piano nella storia della musica rock/pop nazionale per le tante cose che realizzò sopratutto nel campo del Progressive italiano grazie alla loro musica. Principalmente lo fu per “Concerto Grosso per i New Trolls”, il celebre album pubblicato dalla Cetra nel 1971 e considerato l'esempio più fulgido di contaminazione tra musica rock e musica barocca. Un disco che conserva a tutt'oggi un certo fascino che il tempo non ha scalfito, nonostante i New Trolls abbiano nel frattempo realizzato molte altre cose con successo, divise tra rock e pop, sino ai giorni nostri. Vittorio De scalzi , che suonò la chitarra, le tastiere e il flauto, fu l'anima pop, melodica, tradizionale, dei New Trolls in competizione con quell

UNA VALIGIA PIENA DI DISCHI.

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Quando, dopo quasi due anni di permanenza a Colmar (Alsazia), durante la quale, nonostante la mia giovane età avevo lavorato per tutto il tempo, (non per sostenere la mia famiglia perché ci pensava già mio padre, ma per i miei bisogni voluttuosi), son ritornato al mio amato paese, tra le altre cose, mi sono portato dietro una valigia piena di dischi, fumetti e alcune riviste di musica rock. Erano le mie passione, quelle che sono rimaste ancora oggi, nonostante i tanti anni trascorsi da quel giorno, intatte, appiccicate addosso come una seconda pelle, che si spostavano con me da un luogo all'altro per sempre. Si era conclusa la mia esperienza francese. Il fardello, che corrispondeva pressappoco ad una cinquantina di album, tra cui alcuni, pochi in verità, comprati nel mese di agosto del 1971 nel mio paese durante le vacanze, più una trentina di 45 giri, fu quanto riuscii ad acquistare durante il periodo rimasto lassù nei vari negozi di dischi sparsi nella città alsaziana. Erano tu

IO, LA REPUBBLICA ED EUGENIO SCALFARI.

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  di Luigi Ciavarella Cominciai a comprare il quotidiano “ La Repubblica ” credo verso la fine dei settanta forse inizio ottanta attratto dal formato tabloid con cui veniva confezionato. Naturalmente il solo aspetto esteriore non bastava per innamorarsi di un giornale, serviva altro, servivano i contenuti ed io imparai presto ad apprezzarli. Fu proprio durante il periodo in cui la mia vita stava subendo una svolta (infatti fu il momento in cui, seppure timidamente, stavo riprendendo il filo del discorso sulla musica rock, lasciata alcuni anni prima) quando entrò nella mia vita La Repubblica come giornale di riferimento per i miei bisogni di informazioni. Non sapevo ancora niente né di  Eugenio Scalfari, che quel giornale l'aveva fondato nel 1976, ne di altri che ci scrivevano, quando comprai la mia prima copia, eppure bastò quel senso di novità che trasmetteva quel giornale a spingermi a guardare in quella direzione. Finora i giornali a cui avevo attinto per le mie letture, spo

DECEDUTO TONINO CAPRIZZI, STORICA VOCE DEI CAMALEONTI, A CAUSA DI UN MALORE.

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  Aveva 76 anni e negli anni 60 e 70 era stato, con i Camaleonti, figura di punta dapprima del Beat e successivamente del pop italiano La notizia dell'improvvisa scomparsa di Tonino Cripezzi (classe 1946) avvenuta ieri in un albergo vicino Chieti, dove era in tournee con i Camaleonti , ci colpisce come un fulmine e la sua morte ci riporta indietro di oltre sessantanni, fiondandoci nel periodo più creativo e colorato della musica italiana: il Beat dove i Camaleonti cominciarono la loro avventura musicale. I Camaleonti nascono a Milano nella metà dei sessanta dall'unione tra Riki Maiocchi, leader e cantante del gruppo, Tonino Cripezzi , cantante e tastiere, e i pugliesi Livio Macchia, il chitarrista e anche cantante (sua le voci in “Mamma mia” scritta da Lucio Battisti e “Applausi”, grandi successi pop) e il batterista Paolo di Ceglie , originario di Trinitapoli. Chiude il cerchio Jerry Manzoli , milanese, il bassista. Gli anni vissuti con Riki Maiocchi sono in genere consi

LA VILLA COMUNALE INTITOLATA A JOSEPH TUSIANI.

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L a villa comunale del paese intestata al poeta e studioso Joseph Tusiani ? L'amministrazione del paese ha deciso di fare il primo passo verso quel riconoscimento della città, doveroso, nei confronti di uno dei massimi Autori di origine sammarchese, vissuto e deceduto negli Stati Uniti dove riposa, che tanto lustro e visibilità ha dato al nostro paese nel mondo. Quindi a partire da dopodomani 4 luglio, casualmente in coincidenza con la festa negli USA dell'"Indipendence Day", la villa comunale avrà una intestazione prestigiosa. In realtà di questo passaggio pochi se ne accorgeranno perché quantunque sia importante il nome di Joseph Tusiani rimane tuttavia appannaggio di pochi intimi ma era doveroso intestare “qualcosa” all'illustre concittadino scomparso nell'aprile del 2020 alla veneranda età di 96 anni. Una vita intera consacrata allo studio della letteratura e alla poesia vernacolare del suo paese natio, i cui testi suscitano alla lettura ancora oggi t