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SCOMPARE CON TONINO DEL VECCHIO LA FIGURA DEL GIORNALISTA-CRONISTA.

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La notte scorsa ci ha lasciato Antonio Del Vecchio , uno dei personaggi di spicco della sua bella Rignano Garganico, (e non solo) quella del sapere, delle scoperte archeologiche, dei rapporti conviviali, del giornalismo di una volta quando questo mestiere si faceva sul campo, con la cronaca, nel tempo in cui le notizie si sfogliavano, non si leggevano su uno schermo. Tonino in questo campo è stato un maestro. Tutti gli abbiamo riconosciuto il grande merito di essere stato un cronista esemplare, un punto di riferimento, un corrispondente puntuale della realtà dauna/garganica, che lui conosceva bene, raccontato sempre con intelligenza e spirito militante, non soltanto attraverso le pagine della "Gazzetta del Mezzogiorno", con quello stile inconfondibile e quella invidiabile professionalità, ma anche attraverso la nutrita mole di pubblicazioni che egli ha prodotto nel corso degli anni, che hanno riguardato argomenti che avevano come obiettivo la storia del suo amato paese, le

UNA COLLECTION MUSICALE PER PEPPINO COCO.

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Dopo due Compact Disc dedicati interamente alla poesia vernacolare di Joseph Tusiani, Peppino Coco , nativo di San Marco in Lamis ma residente a Castelfranco Veneto, aggiunge al proprio canzoniere un nuovo album dal titolo "Collection" che raccoglie vecchie e nuove composizioni che, pur nella loro evidente discontinuità di linguaggio e di stile, riescono ancora una volta ad emozionare l'ascoltatore. Tralasciando la parte che riguarda la riproposta tout court di brani vernacolari tratti da liriche di Joseph Tusian i, peraltro tra le più belle e iconiche, già edite (rispettivamente Lu Frustere e La Padula , usciti nel 2004 e 2016), che il cantautore ha elaborato in motivi musicali, con gli arrangiamenti prodotti da Claudio Corradini, a cui rimando, ciò che invece colpisce di questa strana collezione , a mio avviso, è l'altra parte, quella inedita in italiano, in cui si possono trovare molti elementi nuovi e per certi versi sorprendenti che meglio definiscono la fig

IL BORGOMONDO DI ANTONIO FRANCAVILLA.

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Borgomondo segna il debutto di Antonio Francavilla nel mondo della canzone d'Autore con un album che sorprende, incanta e seduce, attraversato com'è da quella venatura poetica molto intrigante che svela il senso del proprio quotidiano, del microcosmo intorno a sé, di sentimenti e affetti, dolci e vitali, con un testo molto ricco di suggestioni letterarie. In realtà il cantautore non è nuovo a questo genere di approccio poiché sappiamo che nel 2021 scrisse e produsse un brano per la cantautrice Michela Parisi dal titolo Lene , rivelandosi sorprendentemente nel impegnativo ruolo di compositore.       Diciamo subito che Antonio Francavilla possiede una bella scrittura ricca di intrecci raffinati, con spunti interessanti, che gli serve per descrivere persone e relazioni a volte con disincanto altre volte con dolcezza ma sempre mediati da quella tenerezza e quei sentimenti sinceri che le fanno da cornice.   Il CD allinea nove brani in poco più di mezz'ora d'ascolto com

MICHELE FULGARO, MUSICISTA E ARTISTA SENZA TEMPO.

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  Verrà celebrata domani presso la sala del Circolo Polivalente del paese a partire dalle 18.30 la figura di Michele Fulgaro, uno dei principali miti musicali del paese. L'evento, voluto in primis dagli amici di Michele - che sono i Revival, formazione musicale che nel corso della serata suoneranno brani memorabili del passato come loro costume, - ma organizzato dalla AUSER, che è una Associazione che si occupa di memoria viva, e, sopratutto, nondimeno avremo, nel corso dell'evento, la consegna da parte delle autorità  istituzionali della nostra Città di una targa di riconoscimento che verrà conferita all'artista. Un fatto rilevante se si considera che la musica di intrattenimento non è mai stata considerata, a torto, una forma d'arte, ma che nella serata di domani acquisterà una sua dignità culturale che in passato le è stata sempre negata. Michele Fulgaro è un artista completo. Non soltanto cantante e chitarrista di canzoni popolari ma anche compositore di esilar

SUONI PESANTI DALLA PERIFERIA DELL’IMPERO.

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Il grunge è stato un movimento musicale spontaneo nato e cresciuto nel nord ovest degli Stati Uniti intorno alla metà degli anni ottanta, musicalmente nutrito a base di punk, metal e psichedelica in un rapporto   stretto tra vari generi ( crossover ) descritto per convenienza col termine grunge , termine peraltro mai accettato dagli interessati,   (che vuol dire sporco, orribile, cattivo) tuttavia necessario per indicare uno dei periodi più intensi e creativi della storia del rock americano.     E picentro e teatro di questa rivoluzione musicale e di costume  è stata Seattle , città piovosa e crepuscolare, capitale dello stato di Washington, nota nei sessanta per aver dato i natali a  Jimi Hendrix (e dove riposa) e, per altri versi, riconosciuta come la terra dei Wailers e dei Sonics , formazioni di grande impatto dance, grezzi e selvaggi proprio come i loro nipotini grunge, (cito a sostegno la raccolta di brani Highs in the Mid Sixties/Nuggets nei numeri dedicati al North West),

"LU FRUSTERE", PEPPINO COCO CANTA JOSEPH TUSIANI

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V i sono relazioni e persino affinità tra la poesia e la musica. Da sempre questo rapporto si è consumato, forgiato e definito sul filo di un confronto sulla distanza tra parola e musica, libro e pentagramma, che ha prodotto nel tempo autentici capolavori. Tanto quando la poesia si è misurata con la musica (si pensi a l’effimero ma calzante mondo della musica rock d’impronta soprattutto  cantautorale ) quando, viceversa, il musicista ha “rubato” alla parola la sua anima gentile e ne ha sovvertito la funzione inventandosi nuove mediazioni. Un rapporto, quello tra poesia e musica, che ha sempre goduto, nonostante i conflitti inevitabili, una sua peculiare vitalità. Il caso di  Peppino Coco  entra nel novero di questa seconda ipotesi ed è perlomeno emblematico poiché evidenzia significativamente la natura fluttuante di questo rapporto. Si tratta nel nostro caso di una sollecitazione scaturita dalla lettura di alcune poesie di  Joseph   Tusiani  che egli traduce in canzoni adeguando il tes

LE PIETRE MILIARI DEL ROCK: "ELIMINATOR" DEL ZZ TOP (1983)

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  ZZ Top “Eliminator”, 1983 (Warner Bros. Records) Synth-Rock-Blues di  Antonio Del Mastro Si dice spesso che le lunghe barbe degli Z.Z.Top facciano da cornice musicale ai lunghi viaggi dei camionisti d’America…sicuramente il loro caratteristico stile è cucito alla perfezione : motori e belle donne ! Il nome della band deriva dal grande B.B. King secondo quanto sostenuto dal chitarrista Billy Gibbons , entrato nella Rock’N’Roll Fame nel 2004, assieme agli due membri Dusty Hill e Frank Beard , bassista e batterista rispettivamente. Formatisi nel lontano 1969 in Texas, iniziano con album di radice Blues e Country tipico del Rock Sudista, incidendo sei album durante il decennio ‘70-’80, tra cui lo splendido “ TRES HOMBRES ” contenente la hit “ La Grange ”, uno dei  riff  più famosi del Rock. Dopo aver sperimentato già il sintetizzatore elettronico nell’album “ EL LOCO” , decidono di elaborarne meglio la musicalità e di farne l’ossatura del loro album migliore dal punto di vista co