JOSEPH TUSIANI E LA MUSICA.
Il rapporto che Joseph Tusiani ebbe con la musica
cominciò prestissimo. A nove anni, come ce lo ricorda uno scatto sulla
copertina dell'album foto-biografico a lui dedicato da Antonio Motta (La "Padula", il mondo poetico di Joseph Tusiani, QDS,
2004) egli era già in possesso di un mandolino (che sua madre acquistò di seconda mano da un calzolaio), che imparò
a suonare grazie agli insegnamenti ricevuti da Michele Daniele (1910-1982) detto
Michele lu Cecate, al quale dedicherà
persino dei versi in "Bronx, America" (Ce chiamava Michele lu Cecate/ quidde che m'ha 'mparate/ a ssunà lu
mandulline/ quanne a mme me chiamavane Peppine/).
Quel mandolino lo accompagnerà per tutta la vita come
pure la passione per la musica sia classica che melodica tradizionale. Non solo,
nei primi anni cinquanta egli comporrà persino alcune canzoni, oggi custodite
negli archivi di Antonio Motta, - studioso di Joseph Tusiani, - tra cui almeno una,
Il tuo sorriso, dedicata a Frances
Winwar, la scrittrice di cui era innamorato.
Non stupisce affatto quindi che abbia ricevuto dal mondo
musicale del suo paese e da altri, nel corso del tempo, quel tributo musicale rispettoso
che molti artisti hanno riservato alla sua poesia (tra l'altro dalle
caratteristiche molto musicali) che, tra i tanti meriti avuti, è servito anche
ad allargare gli spazi di conoscenza delle sue opere anche in ambienti estranei
al suo universo letterario.
Il più presente in ambito discografico è stato Peppino
Coco, residente a Castelfranco Veneto, il quale ha pubblicato ben due Compact
Disc interamente composti su testi tratti da liriche del poeta italo-americano
musicate dall'autore. Si tratta di Lu
Frustere (2004) e La Padula
(2016) due titoli che ci trasportano nell'immaginario poetico/esistenziale di
Tusiani. Il primo raccoglie undici brani (da Quanta vote a La metenna,
sino a Lu trene la Garganeca, Lu tresore, etc.) che parlano il
linguaggio struggente del rimpianto e della nostalgia, temi molto cari al
poeta, prodotto con un arrangiamento adeguato alla natura dell'opera; il
secondo, La Padula, inciso dodici
anni dopo, arrangiato come il precedente da Claudio Corradini, rispolvera altre
tredici nuove poesie per riadattarle in composizioni originali. Molti brani
sono stati poi riproposti anche in videoclip e pubblicati sul canale YouTube
intestato al cantautore.
A ciò bisogna aggiungere una Manifestazione/Tributo
organizzata dalla Associazione Nazionale Carabinieri di San Marco in Lamis
nell'estate del 2008 nella Padula,
voluta allora dal suo presidente Michele Schiena. All'evento vi partecipano
oltre a Joseph Tusiani il gruppo musicale Festa Farina e Folk, Peppino Coco,
Michele Coco, Luigi De Angelis (che declamò da par suo alcune poesie) e Michele
Mangano. Da quella esperienza fu tratto un video che piacque molto sia al
giornalista di Rai 3 Enzo del Vecchio che al fratello di Joseph Tusiani,
Michael, a cui fu inviata una copia.
Un altro omaggio arriva da una formazione musicale
folk/tradizionale di Sannicandro Garganico denominata Audiofolk, guidata da
Leonardo Giagnorio, che nel loro recente album dal titolo Apulia Way omaggia il nostro Joseph Tusiani attraverso la rielaborazione
di sei liriche composte dal poeta su un totale di tredici brani. Una
sorprendente rilettura in chiave folk molto ricca di intuizioni compositive con
arrangiamenti che non hanno eguali nel campo della musica folk/tradizionale contemporanea.
Tra le tracce troviamo anche una suggestiva versione di Quiste vine iè trascente che ha ispirato
in passato anche Peppino Coco.
In ambiti più istituzionali dobbiamo registrare la
pubblicazione avvenuta nel 2000 di un Compact Disc realizzato con il patrocinio
del "Fondo Joseph Tusiani" dell'Università degli Studi di Lecce e del
Conservatorio di Musica "Tito Schipa" di Lecce dal titolo
"Musica vita est" con musiche di autori contemporanei su testi in
latino di Joseph Tusiani, redatta da Emilio Bandiera. Si tratta di nove
composizioni suonate dagli allievi della scuola di Composizione del M° Massimo
Gianfreda, del Conservatorio di Lecce.
Naturalmente molti altri nostri cantautori locali si sono
pronunciati dal vivo interpretando in pubblico canzoni tratte da poesie di
Joseph Tusiani. I più solerti sono stati, per ragioni legate al comune verbo
vernacolare, il già citato gruppo tradizionale Festa Farina e Folk, attraverso
le voci di Angelo Ciavarella e Michela Parisi, in tempi e luoghi diversi,
(senza dimenticare una stupenda Ninna
Nanna eseguita al pianoforte da Angelo Gualano, disponibile in videoclip su
YouTube), che hanno ben saputo interpretare una delle poesie più iconiche composte
da Joseph Tusiani, la toccante Cummente
mia, di sicuro tra le sue liriche più conosciute, diventata un classico
senza tempo, che supera finanche la cerchia degli estimatori abituali del nostro
poeta più amato, per sconfinare nella leggenda.
LUIGI CIAVARELLA
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