ADDIO A JEFF BECK, LEGGENDARIO CHITARRISTA ROCK DEGLI ANNI 60/70


Addio a Jeff Beck, uno dei leggendari chitarristi rock degli anni sessanta e settanta. Cominciò con gli Yardbirds, che fu gruppo-palestra per lui e anche per altri importanti guitar hero del periodo come Eric Clapton e Jimmy Page, per inseguire poi il sogno di una carriera personale purtroppo interrotta bruscamente da un grave incidente d'auto, proprio alla vigilia della nascita della sua creatura Jeff Beck's Group ideata con due altri fuoriclasse dell'hard rock, Tim Bogert e Carmine Appice appena liberati dagli impegni con i disciolti Vanilla Fudge. Non sappiamo cosa avrebbe sortito questo sodalizio poiché l'obbligo all'immobilizzazione per Jeff fece fallire il progetto. Loro formeranno i Cactus mentre Jeff Beck dovrà attendere alcuni anni per riprendere quel discorso interrotto, ma quando ciò avvenne i tempi erano cambiati e non ebbero quel successo che in fondo avrebbero meritato.  (Luigi Ciavarella)  

di Antonio Del Mastro

Dopo aver lasciato i mitici Yardbirds, Jeff Beck forma il suo gruppo The Jeff Beck Group e debutta con l'album Truth nel 1968. Lo affiancono in questa impresa il cantante Rod Stewart (sarà il suo trampolino di lancio per una carriera da solista che conosciamo), e Ron Wood al basso e Mick Waller alla batteria. Composto da nove tracce, di cui sei cover, è un disco seminale che pur mancando di originalità viene considerato uno dei lavori più influenti degli anni '60 a favore invece di una eccelsa musicalità. Jeff Beck con la sua creatività mette in mostra il suo superbo modo di suonare la chitarra, tra l'altro senza l'uso del plettro.  

Il suono dell'album, prettamente blues, ha influenzato molti gruppi di genere hard & heavy degli anni settanta. E lo dimostra già la nuova versione di "Shape of Thing" dei Yardbirds, molto più robusta con la voce, straordinaria, di Rod Stewart. Come lo sono anche Morning Dew, la rielaborazione del brano di Howlin Wolf "I Ain't Supersitiousdove Beck lo rigenera a suon di wha wha e "You shook Me" ripreso anche dai Led Zeppelin di Jimmy Page, con il quale militò per un breve periodo nell'ultima formazione degli Yardbirds.

Questi sono i brani in evidenza insieme allo strumentale "Beck Bolero", tra l'altro scritta da Jimmy Page con Keith Moon dei Who alla batteria (dove si narra che abbia distrutto il kit della batteria durante la session). Infine l'insulsa "Old Moon River", voluta da Micky Most, il produttore dell'album, dove troviamo all'organo John Paul Jones.

Sicuramente Jeff Beck con questo album spazia dal blues al folk, dall'hard rock al progressive, senza indicare mai con precisione un suono preciso in cui caratterizzarsi. Sicuramente non ci saranno altri lavori che possono competere con Truth nella sua futura discografia, tant'è che spesso viene associato per similitudine al primo album dei Led Zeppelin.

RIP Jeff Beck.

 

 


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