DECEDUTO TONINO CAPRIZZI, STORICA VOCE DEI CAMALEONTI, A CAUSA DI UN MALORE.

 Aveva 76 anni e negli anni 60 e 70 era stato, con i Camaleonti, figura di punta dapprima del Beat e successivamente del pop italiano


La notizia dell'improvvisa scomparsa di Tonino Cripezzi (classe 1946) avvenuta ieri in un albergo vicino Chieti, dove era in tournee con i Camaleonti, ci colpisce come un fulmine e la sua morte ci riporta indietro di oltre sessantanni, fiondandoci nel periodo più creativo e colorato della musica italiana: il Beat dove i Camaleonti cominciarono la loro avventura musicale.

I Camaleonti nascono a Milano nella metà dei sessanta dall'unione tra Riki Maiocchi, leader e cantante del gruppo, Tonino Cripezzi, cantante e tastiere, e i pugliesi Livio Macchia, il chitarrista e anche cantante (sua le voci in “Mamma mia” scritta da Lucio Battisti e “Applausi”, grandi successi pop) e il batterista Paolo di Ceglie, originario di Trinitapoli. Chiude il cerchio Jerry Manzoli, milanese, il bassista.

Gli anni vissuti con Riki Maiocchi sono in genere considerati il loro periodo migliore perché il complesso sceglie il Beat e lo fa con arguzia saccheggiando letteralmente ogni nota di provenienza anglo-americana, grazie all'etichetta Kansas di Duilio Del Prete, che fornirà loro il giusto supporto.

Terminata l'era beat i Camaleonti, che nel frattempo hanno perso per strada Riki Maiocchi, cambiano etichetta (passando alla più importante CBS Sugar) e repertorio, fiutando come altri il cambiamento, diventando così una formazione pop di successo.

Ed ecco che i Camaleonti e la voce di Tonino Caprizzi diventano protagonisti della scena pop italiana centrando il successo pieno con una serie di canzoni azzeccate, molto gradite ai giovani, con toni a volte leggerissimi ai limiti dello stucchevole ma fortunate, aggiornando di belle melodie il repertorio della canzone italiana. A cominciare da “L'ora dell'amore”, traduzione di “Hamburg” dei Procol Harum, il loro maggior successo, senz'altro il loro brano più famoso; seguono “Applausi”, “Io per lei”, “Viso d'Angelo”, la sanremese “Eternità”, “Perché ti amo”, etc. tutti successi milionari rimasti nel cuore di tutti tra quelli della mia generazione. Un successo crescente almeno sino al 1973 dopodiché la curva cominciò a declinare.

Tonino Cripezzi con ciò che restava dei Camaleonti passò allora ai circuiti del revival, come sempre accade in questi casi, con quasi tutti gli altri protagonisti di una stagione indimenticabile, invecchiando tutti insieme portando in giro per l'Italia le loro canzoni più famose, quelle di una volta, sempre con lo stesso trasporto. Sino a quando la sua corsa non si è fermata in una stanza d'albergo, a causa di un malore improvviso, a San Giovanni Teatino (Chieti) dopo un concerto tenuto a Pescara la sera prima.

Aveva 76 anni. Ciao Tonino. RIP

LUIGI CIAVARELLA




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