GLI "SPRUVVISTE" RINNOVANO L'ANTICA TRADIZIONE DEI MUSICI ITINERANTI.

Li ho scoperti per caso durante una delle ultime manifestazioni della notte bianca sammarchese (“Chiu fa notte e chiu fa forte”, chiusa da qualche anno) nei pressi dell'edificio Balilla nell'atto in cui stavano eseguendo, con i loro strumenti tipici, una canzone popolare. Possedevano una strumentazione povera ma essenziale, senz'altro adeguata allo scopo composta da una fisarmonica, una chitarra e qualche tamburello. Intorno a loro si agitavano un paio di ragazzine in costume tradizionale producendosi in una danza furiosa (una tarantella giocosa, credo), suscitando tra i presenti non soltanto curiosità ma anche un piacevole e sorprendente interesse, se non altro per la bella e allettante atmosfera di festa che essi erano riusciti a creare intorno a sé.

Fu una ammirevole e inattesa sorpresa per me che, attratto dalla musica e dal capannello di persone che si era formato intorno a loro attratto da quell'insolito show, mi ero avvicinato al gruppo per curiosare, per conoscere quei suonatori di quelle vibranti note d'allegria, di quella musica insolitamente penetrante, e soprattutto, poter osservare da vicino l'origine della fonte di quel suono di fisarmonica seducente, che stava allietando in quel momento quell'angolo di paese.

Erano gli Spruvviste, (Sprovvisti, coloro che aggiungono incombenze a chi ne ha già a sufficienza_ Grazia Galante: Dizionario) come mi informarono subito, nella loro veste classica di musici itineranti, impegnati a portare in giro, in maniera scanzonata, canzoni tradizionali e note di allegria in movimento. Una presenza insolita ma gradita al pubblico per una manifestazione che riesce ad  accogliere evidentemente ogni aspetto riguardante musica e spettacolo come questa formazione che sembrava fuoriuscire dalle nebbie di un passato arcaico nel tempo in cui questa tipologia di suonatori veniva assoldata per allietare una ricorrenza speciale come poteva essere per lo sposo una serenata la sera precedente il matrimonio o, in altre situazioni, per dichiararsi all'amata. 

Attività seducenti che riprendono parte di una antica usanza popolare, genuina  e pregna di nostalgia, che veniva un tempo praticata nei nostri paesi, che gli Spruvviste riportano ai giorni nostri con uguale intensità emotiva, seppure in un contesto sociale completamente mutato.

In effetti mancava in zona l'immagine di un gruppo di musicisti da strada che assicurasse con continuità e fedeltà alla materia una presenza, non soltanto nelle forme con cui li ho scoperti io, - o nei panni di interpreti di serenate d'amore - ma sopratutto investiti dal gravoso compito di messaggeri di quel mondo che non c'è più e di cui tutti ne avvertiamo la mancanza.

Gli Spruvviste provengono da San Giovanni Rotondo (eccetto il chitarrista, che è di San Marco in Lamis) e attualmente sono : Antonio Urbano (Tamburello), Francesco Turco (Fisarmonica), Donato Borazio (Chitarra), Raffaele Cocomazzi (Clarinetto), Nicola Grifa. (Zighede-bu).

Nicola Grifa purtroppo ci ha lasciato. 

LUIGI CIAVARELLA





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