"LA MERAVIGLIOSA PERDITA DI TEMPO" DELLE SCIMMIE INFINITE.
Nonostante il lavoro duri meno di mezz'ora e contenga appena otto brani, questa “Meravigliosa perdita di tempo”, come suggerisce il titolo dell'album, possiede una sua peculiare originalità di fondo tale da rendercelo interessante non soltanto per via della curiosa denominazione da cui prendono spunto, ma sopratutto per l'approccio musicale con cui esprimono la loro musica che ben si inserisce nei rapporti con la scena indie contemporanea. Infatti i brani a partire dall'iniziale “The Story” per concludersi con “The Monkey Theory”, ma passando per i vigorosi, potenziali, travolgenti hits “Appearance” e “Addiction”, senza dimenticare il resto (per esempio le trascinanti “Icecream” e “About Last Night” dominate da uno scambio virtuoso di chitarre e voce molto seducenti, o la granitica “Trick Room” in cui la solista gioca un ruolo decisivo), il lavoro sviluppa un proprio originale corpus sonoro che avrà sicuramente domani un seguito più compiuto.
Per adesso questi giovani padani, che hanno adottato nomi curiosi (Renz, Scotch, Piech e Manu, a cui si aggiunge lo special guest Nicola Landi), queste “scimmie ammaestrate”, “fuggendo dalla noia quotidiana” ci hanno regalato un'opera preziosa che rinverdisce non poco il nostro concetto spazio-tempo, dopo tanta rinuncia di libertà a causa della pandemia, ma soprattutto questo album risveglia in noi le tante memorie rock che ci hanno possedute nel tempo, mai così desiderate come in questi momenti ballerini.
CIAVARELLA LUIGI
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