UN CALENDARIO PER RACCONTARE IL BEL CANTO DEL PAESE.


L’idea di un calendario che si ponesse l’ obiettivo di illustrare i profili di alcuni cantanti di San Marco in Lamis ci pensavo già da qualche anno. Lo spunto decisivo mi è tornato in mente l’anno scorso quando una farmacia del posto celebrò, attraverso una sequenza illustrata di istantanee d’epoca, alcune frammenti importanti del nostro paese. L’idea, a mio avviso, andava incoraggiata e, soprattutto, estesa ad altri settori niente affatto secondari per fornire una conoscenza più profonda della nostra storia. I temi sul tappeto per questo genere di ricorrenze erano tanti ma a me interessava soltanto uno: far conoscere quei cantanti, cantautori e musicisti che sono riusciti a lasciare una traccia profonda del loro passaggio in questo microcosmo. Il progetto fu concordato con il dr. Ciro Nardella della Farmacia omonima.
Da una prima ricognizione individuai in sei figure le personalità imprescindibili da dare un volto, tra quelli che purtroppo, in gran maggioranza, non sono più tra noi. Ad esclusione di Michele Fulgaro infatti sono i nomi di Beppe Monte, Tonino Rispoli, Bonifacio Tancredi, Peter Nardella e Luigi Soccio le personalità scomparse che andavano onorate. Le altre sei sono state il risultato di una scelta personale molto difficile ma indispensabile. 
L’unica mia preoccupazione fu quella di inserire almeno due interpreti femminili nella galleria se non altro per dare un’idea di eterogeneità della musica prodotta da queste parti. Le due donne vennero inserite a discapito di due grandi assenti che spero di recuperare in una prossima occasione: Michele Rendina (emigrante in Australia) e un altro nome scelto tra Angelo De Maio, Luigi Nardella, Leonardo Pignatelli e Natale Tenace, gli ultimi tre espressione di formazioni pop di rilievo. Quindi la scelta cadde su Michela Parisi e Sara La Porta, le artiste che, secondo me, hanno avuto una visibilità più marcata in paese attraverso la partecipazione in un paio di bands prima di inventarsi una carriera personale, oltre naturalmente alla qualità delle loro voci. Degli altri fu gioco facile scegliere: Ciro Iannacone, Maurizio Tancredi, Mikalett e Leonardo Ianzano (in rappresentanza della canzone popolare) appartengono tutti alla categoria dei cantautori, che hanno pubblicato un buon numero di lavori e sono dotati ciascuno di una propria personale visione della canzone d’autore in rapporto alla loro contemporaneità.
Se i mesi del calendario fossero stati il doppio rispetto ai 12 che tutti conosciamo avrei trovato altri 12 nomi da inserire. Purtroppo i mesi sono 12 e i limiti quando si compie questo tipo di scelta provocano sempre un’amarezza. Speriamo in una ripresa l’anno venturo.
Luigi Ciavarella


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