LE SUGGESTIONI GOTICHE LETTERARIE DEL SEGNO DEL COMANDO, FORMAZIONE PROGRESSIVE. (*)
Titolare di tre album dalle
musicalità dark/gotiche ed elementi jazz la band genovese rappresenta la
massima autorità del genere in Italia. I riferimenti
cinematografici.
Nati nel 1996 con la pubblicazione dell’album
omonimo, la band genovese Il Segno Del
Comando indaga da subito quelle sonorità dai toni cupi e misteriosi. D’altra
parte <l’intenzione del gruppo è quella di compiere un’opera di recupero
delle sonorità e dei canoni estetici del passato>, come si legge nel
loro sito, coinvolgendo in tal modo una moltitudine di suoni che possiamo
inserirli nel contesto tardo progressivo, anche se il passato di cui essi accennano
va cercato in quegli ambienti musicali gotici, malsani, avvolti nel mistero
vissuti nei settanta (si ascolti in proposito Jacula, Zora, et
similia, schegge di un certo suono oscuro e lacerante). Un universo impregnato
di suoni decadenti spesso ispirati da film horror o storie dalle trame
inquietanti, fanno da sfondo ad una vicenda che ha origini in uno sceneggiato
trasmesso dalla RAI nel 1971, dai contorni gravanti di mistero, peraltro molto
ben strutturati e diventato col tempo un’opera cult. Il film, interpretato da
Ugo Pagliai, Massimo Girotti e da una splendida Carla Gravina nei panni di Lucia,
la ragazza misteriosa che condurrà il protagonista nei vicoli di una Roma
sommersa e rinascimentale, è un intrigo di colpi di scena al cardiopalmo tutto
proteso alla ricerca di un mistero da risolvere. La storia narra di un giovane
professore universitario inglese, tale Edward Foster, che giunge nella nostra
capitale richiamato dalla lettera di un pittore (che poi si saprà morto tre
secoli prima) e, soprattutto, dalla ricerca dei luoghi ispirati da un diario
inedito scritto da Lord Byron nel 1817. Una trama ricca di situazioni
avvincenti e una narrazione incalzante fanno dello sceneggiato un piccolo
capolavoro nella storia della nostra tv. Dal lavoro televisivo verrà pubblicato
in seguito anche un romanzo, elaborato, dal titolo omonimo (nel 1987) a firma Giuseppe D’Agata, che è stato lo sceneggiatore
del film. Curiosamente tanto lo sceneggiato quanto il libro otterranno molto
successo.
La formazione genovese, che prende il nome da
quel groviglio di fatti tenebrosi, produce una musica adeguata alla situazione.
Un rock a tinte forti dalle caratteristiche dark con qualche attitudine jazz. Si
pensi alla musica dei Goblin per
esempio, i grandi artefici di colonne sonore storiche (in genere dei grandi
thriller di Dario Argento) o agli album dei settanta di Antonio Bartoccetti citati
sopra, anche se i paragoni lasciano il tempo che trovano pur aiutandoci a
definire un suono che ha radici in questi contesti. Finora il gruppo ha
pubblicato tre album più alcuni brani sparsi in varie antologie (Tu vivrai nel
terrore, per esempio): il primo album Il
Segno del Comando è del 1996 mentre il secondo Der Golem è del 2003 e, l’ultimo, Il volto verde, del 2013, tutti licenziati dalla Black Widow Records di Genova, la
benemerita etichetta ligure specializzata in questo genere di musica. Del mazzo
da citare il secondo che si ispira chiaramente al celebre romanzo gotico di Gustav Meyrink, attraverso un suono che
rende al meglio certe atmosfere presenti nella narrazione fantastica del celebre
romanzo dello scrittore austriaco. Una vicenda che fu anche la trasposizione di
uno dei primi film realizzati in Germania durante l'epoca del cinema muto (anno 1915,
diretto da Paul Wegener e Henrik Galeen, che furono anche attori del film)
andato quasi perduto, ambientato in una Praga oscura e melanconica sui luoghi
in cui si narrano le vicende di una statua d’argilla rinvenuta durante alcuni
scavi nel ghetto ebraico di Praga (Il Golem appunto) che si innamora di una
fanciulla sino ad impazzire. Una strana storia che diventerà il punto d’inizio
di certo cinema di stampo gotico.
LUIGI CIAVARELLA
![]() |
DIEGO BANCHERO, bassista e leader della formazione genovese (*) L'articolo è stato pubblicato sul giornale web Sanmarcoinlamis.eu il 11/04/2018 |
Commenti
Posta un commento