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"SANTA MARIA NOSTRA", CIRO IANNACONE CANTA LA MADONNA DI STIGNANO.

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  La leggenda dell'apparizione della Madonna di Stignano risale al 1231, quando Ella apparve in sogno a un cieco, donandogli la vista. Da questo prodigioso evento, la cui notizia si diffuse rapidamente in tutta la valle, ha origine il santuario della Madonna di Stignano. Questo, inizialmente una piccola chiesetta devozionale — una oasi, come viene recentemente denominata per motivi turistici — col tempo ha assunto la maestosità che conosciamo oggi. È raggiungibile percorrendo la statale 272 provinciale lungo l'antico tratturo della via dei Longobardi, che, come vuole la tradizione, fu attraversato in passato nientedimeno che da San Francesco d'Assisi, giunto nelle nostre terre di ritorno dal Medio Oriente per visitare la grotta di Monte Sant'Angelo. A queste leggende si è ispirato Antonio Villani, il noto poeta vernacolare di San Marco in Lamis, che ha preso spunti dalla tradizione per comporre una lirica, affidandola poi, come spesso avvenuto in passato, agli arrangiam...

ANTONIO VERDE UNA FIGURA D'ARTISTA D'ALTRI TEMPI.

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I WALTER PIPET Antonio Verde con il banjo, primo da sinistra. (1960) Detto anche “Lu rusce” (il rosso, per via dei suoi capelli rossicci), Antonio Verde è stato una figura preminente nel campo della musica nel paese, oltre a esercitare con arte il mestiere di barbiere. Antonio Motta lo ricorda in un passaggio del suo libro autobiografico “La casa di via Calvitto”. "Nei suoi giri, immancabile era la visita alla barberia di Antonio Verde, in corso Matteotti, che, stranamente per i suoi capelli rossicci, era chiamato 'il rosso'. Aveva una voce burbera e gridante, il linguaggio grasso dei facchini. In questa barberia angusta e miserabile, come potevano essere quelle di paese, profumata di lavanda, trascorrevo ore impressionato dai discorsi degli adulti, che nel sabato delle feste avevano lì un punto di ritrovo sicuro, esercitando il pubblico pettegolezzo. Era suggestivo sentire tratteggiare il volto di un personaggio o ascoltare il commento ineffabile delle novità accadute. ...

LE PIETRE MILIARI DEL ROCK : LED ZEPPELIN II (1969)

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  Led Zeppelin “II”, 1969 ( Atlantic ) Hard-rock di  Antonio Del Mastro Dopo la pubblicazione del loro primo album nel Gennaio del ‘69, tra le varie tournèe e impegni vari, gli Zeppelin incidono durante i tempi morti il loro secondo lavoro pubblicandolo ad Ottobre dello stesso anno. Per chi non lo sapesse ancor prima di stampare il primo album già bello e pronto, i signorotti inglesi stavano incidendo già questo! Infatti ho detto tempi morti evidenziando proprio il fatto che tutti i brani vennero incisi durante le improvvisazioni dei concerti, in hotel, dove si aveva del tempo durante gli estenuanti spostamenti della band. Considerato da Jimmy Page l’album più eterogeneo del gruppo per composizione dei brani e quantità di sovra incisioni, caratterizzò invece per la prima volta il vero stile del gruppo che si stacca dalle radici prettamente blues e dalle sue cover in maniera graduale, tentando la scalata artistica con gli inediti. Come dire non abbandonare le radici dando...

TEO CIAVARELLA, DALLA CANZONE POPOLARE ALLA MUSICA JAZZ INTERNAZIONALE.

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Teo Ciavarella ci ha lasciato, la malattia di cui era sofferente ha avuto il sopravvento. Aveva 65 anni e da anni risiedeva a Bologna dove insegnava musica e dove cominciò la sua carriera nel campo della musica jazz, dapprima nei ritrovi in città e nei dintorni sino ad approdare in luoghi e teatri prestigiosi in Italia e nel mondo.  La sua musica, il jazz, l'ha portato ovunque ci fosse spazio per l'ascolto: non soltanto concerti memorabili in ogni dove ma anche in televisione dove suonò il pianoforte accompagnando artisti importanti in programmi cult. Ma non fu soltanto questo Teo Ciavarella. Egli ha prodotto oltre trenta album alcuni a suo nome ed altri in collaborazione con altri artisti jazz sia italiani che internazionali prestigiosi. Una produzione di qualità che gli ha permesso di accrescere la sua considerazione in molti ambienti jazz in Italia e altrove. Partito da San Marco in Lamis (Foggia), al termine degli studi liceali, Teo Ciavarella  raggiunge Bologna, la sua ci...

LE PIETRE MILIARI DEL ROCK : KANSAS "LEFTOVERTURE" (1976)

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KANSAS “Leftoverture ”, 1976 (Aor) Rock-prog, hard-rock di  ANTONIO DEL MASTRO. Verso la metà degli anni settanta e sul finire dell’era Prog Rock inglese, in piena decadenza del genere, in America nasceva invece una corrente parallela a questa. Tanti gruppi, alcuni dimenticati o sfortunati, emergevano con un sound influenzato da sonorità classiche. E’ il caso dei talentuosi Kansas , provenienti dall’omonimo territorio americano. Seppur accostati maggiormente al genere musicale AOR e sottovalutati anche a causa di mostri sacri del genere (Yes, ELP, Genesis, King Crimson, Gentle Giant) ormai in via di estinzione, almeno per ciò che riguardava il Prog puro, hanno saputo influenzare anch’essi il rock con elementi non canonici. Di certo non condividevano l’ambizione musicale dei gruppi citati ma il violino di Robby Steinhardt, le tastiere e la chitarra di Kerry Livgren, la batteria di Phil Ehart hanno caratterizzato con la voce e l’organo di Steve Walsh le curiose sonorità dei Kansas...

DIECI ANNI DI MUSICA CON LA FISARMONICA DI GIUSEPPE PETRUCCI.

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Giuseppe Petrucci, classe 1935, è stato un protagonista con la sua fisarmonica negli anni che vanno dal 1954 al 1964, dieci anni di partecipazione alle vicende musicali del nostro paese. Dal Centro Didattico ai Walter Pipet, il nome d'arte con cui si è fatto conoscere.  T ra le personalità musicali più preminenti e di maggior talento che il nostro paese abbia espresso, negli anni cinquanta e sessanta del secolo scorso, un posto di rilievo spetta sicuramente a  Giuseppe Petrucci , virtuoso fisarmonicista e compositore.  Il fatto più rilevante della sua carriera fu la promozione e la guida di una Centro di Formazione per giovani allievi fisarmonicisti. Questo Centro didattico, durato dieci anni e sponsorizzato dalla nota marca di fisarmoniche e tastiere Farfisa, lo vide assumere la responsabilità sia come  direttore che insegnante. L'istituzione del Centro è stato il suo capolavoro artistico e il motivo principale per cui verrà ricordato nella storia della musica del p...