"FINCHE' LA NOTTE NON CI SEPARI", NUOVO ROMANZO DI SERGIO D'AMARO.

"Con Finché la notte non ci separi Sergio D'Amaro consegna ai lettori un romanzo giocato su diversi piani spazio-temporali; i personaggi si muovono e agiscono in epoche storiche diverse e spesso lontane, come il periodo della caduta dell'Impero romano e della Seconda guerra mondiale, con particolare riferimento all'occupazione tedesca della Capitale. Il protagonista, Soave Amanuense, dopo aver compiuto un lungo cammino medievale attraverso le vie dei pellegrini religiosi incontra alla porte di Roma, assediata dai Barbari/Gotici dalla croce uncinata, l'autore del manoscritto di cui stava stilando una copia. La sua destinazione sarà da Domus Mechanica, dove lavorerà in una grande industria avveniristica, facilmente identificabile con la Olivetti degli anni Cinquanta-Sessanta, luogo in cui si intrecciano arte e tecnologia, passato e presente, in un continuum inestricabile." 

(dalla quarta di copertina del volume)     

Sergio D'Amaro, uno degli Autori più importanti del nostro mezzogiorno, nonché studioso di Carlo Levi, a cui ha dedicato un volume nel 2005 dal titolo " Un torinese del sud", si occupa di testi di poesia, saggistica e narrativa. Ha pubblicato diversi lavori tra cui, oltre al citato saggio su Levi, anche i romanzi: "Romanzo meridionale" (2010), "La casa degli oggetti parlanti" (2015), "Il grande ghibli" (2016) e " L'allegro destino della signora Mariù" (2018). 

"Sergio D'Amaro - scrive oggi Delio De Martino nella pagina culturale de La Gazzetta del Mezzogiorno - "come un novello Proust, citato tra l'altro all'interno del romanzo, va alla ricerca di un tempo perduto, un tempo passato che diventa presente e che si rivela sempre più anacronistico. In questa ricerca si affacciano numerosissimi riferimenti agli autori più grandi della letteratura e del pensiero da Cassiodoro a Umberto Zanotti Bianco in cui nomi sono modificati in Umberto Del Bianchi e Cassio Auromagno. Un romanzo che dunque ripercorre con il filtro della fantasia la storia della letteratura e della tradizione, della cultura e invita a guardare all'epoca attuale come un nuovo medioevo, riletto non come epoca buia ma come un ricopiare e leggere i testi del passato a costruire le nuove cattedrali. " (.....)

   


(a cura di Luigi Ciavarella) 

 


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