Non è possibile in alcun modo ignorare nè tenere in sordina la sua poliedrica
attività di artista e animatore di paese come allo stesso modo è impossibile non sottolineare il modo con cui
lui riesce sempre a stare in cima dell'attenzione, vuoi per la realizzazione di
un cd di canzoni, per la presentazione di un ballo nuovo di gruppo, per un videoclip, oppure per un tormentone o
semplicemente per la considerevole attitudine sua di porsi sempre ben visibile nel luogo in cui è nato e nei rapporti che stabilisce con la gente che ci abita.
Un dinamismo esasperato che lo porta a stare sempre al centro della scena come dire un
vulcano sempre in eruzione, una congeniale dimensione on cui egli si riconosce..
Sto naturalmente parlando di Michele Giuliani noto soprattutto per via del suo “strampalato” pseudonimo
Mikalett ormai logo di garanzia più
che referente artistico di un progetto guida dal momento che sono tanti gli
interessi che nutre il nostro al punto che è impossibile stabilire dei primati.
Innanzitutto partiamo dall’ultima sua trovata, il ballo
dello Spread , che lui introduce con un videoclip che impazza su you
tube per l’originale sequenza che lo caratterizza al centro di un giornale in
cui i temi dell’economia e della finanza gli fanno da sfondo. Opera del nostro
amico Felice Nardella che ha voluto
cosi stigmatizzare l’ennesimo parto artistico della parte ballerina del nostro.
“… mentre l’Italia va a
rotoli – si legge nella locandina che accompagna il videoclip – l’italiano ha un modo tutto suo di reagire …” naturalmente ridendoci sopra, una
forma di autoironia che è difficile da spiegare a chi ha perso un lavoro o ha
appena chiuso un’attività, magari a causa dello spread, ma tant’è: l’italiano è
fatto così. Appunto ci si ride sopra secondo Mikalett.
Una forma di rassegnazione che ben si addice allo spirito dell’italiano medio.
Naturalmente non c’è solo questo aspetto demenziale, altri tormentoni
più regolari sono appena stati conclusi mentre altri ancora, seppure d’altro
tipo, si stanno profilando all’orizzonte.
Di quelli appena chiusi e passati nel database della memoria storica
del nostro paese ancora una coreografia legata ad una canzone ( “Moonlight
Shadows “ ) di cui è possibile visionarne il video realizzato da Antonio Spagnoli, ormai stretto
collaboratore di Mikalett per quando
riguarda gli aspetti visivi e d’immagine (sue anche le realizzazioni video
delle clip estratte dalle sue canzoni,, ultima della quale “ Sante Marche mia”
davvero notevole ) ben graziato dalla presenza danzante di due belle ragazze del paese che si muovono al ritmo della canzone che Maggie
Reilly canta, come noto, con voce cristallina, nell’album Crisis
di Mike Oldfield del 1983.
Un altro video, sempre realizzato da Spagnoli, è il famoso Flashmob diventato subito un brano-tormentone,
scritto da lui stesso, che realizza nella centrale piazza Madonna delle Grazie con il contributo dei soliti amici e
conoscenti che si prestano ad una spettacolare coreografia in cui vivono tutti
gli elementi che servono a questo tipo di ballo : la rapidità e
l’imprevedibilità che stanno alla base dell’azione e che sta ottenendo un
grande successo anche fuori dall’ambiente in cui è nato grazie ai vantaggi
mediatici del web.
La conta dei progetti e delle idee non finisce qui
naturalmente, nel corso delle prossime settimane ci potrebbero essere novità.
Per esempio si sta lavorando alla compilation di cover di Gianni
Morandi, di cui è notoriamente aficionado da lunga militanza, e di cui
prevedibilmente entro il prossimo Natale, come di consueto, potrebbero esserci delle
sorprese in questo senso. E’ questo il periodo in cui il nostro Mikalett esprime le sue passioni
cantautorati. Un momento di pausa e di distacco dai tanti impegni che lo vedono
protagonista durante l’anno e che qui spreca per realizzare finalmente ciò che
più tiene: la canzone d’autore. Dopo le esperienze di Mondo di sempre
nel 2006 e quella di Tutto mi appartiene l’anno scorso,
potrebbe essere quest’anno il momento giusto per materializzare un sogno rincorso
da tanto tempo quello cioè di omaggiare finalmente il faro di tutta una vita, Gianni Morandi , attraverso un pugno di
sue canzoni di cui il nostro ha già dato prova di saper interpretare alla
grande.
LUIGI CIAVARELLA
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