MOSTRA/ESPOSIZIONE DI COPERTINE DI VINILI NELLA LA GIORNATA EUROPEA DELLA MUSICA A SAN MARCO IN LAMIS.


Stasera, nella ricorrenza della "Giornata Europea della Musica", - che quest'anno coincide verosimilmente con la fine della pandemia da Covid -, che libera un po' tutti dalle restrizioni, anche se non del tutte abolite, (sopratutto il mondo della Musica che ha subito il maggior danno da questa chiusura), ci sarà nella villetta un evento musicale voluto quest'anno da alcune organizzazioni dello spettacolo e della cultura cittadine (Mo'l'Estate Spirit Festival, Artefacendo, Freak e Pagine d'Autore/Città che legge) che vogliono così lanciare un messaggio forte e chiaro sul senso della rinascita e della ripartenza nel segno della Musica. Una festa insomma che coinvolgerà tutta la città al suono dei vari generi musicali che molti artisti e complessi del luogo proporranno nel corso della serata.

La rassegna sarà presentata da Stefano Starace, nonché organizzatore, insieme a Carla Bonfitto, curatrice della Rassegna letteraria Pagine d'Autore, mentre tra gli artisti che si avvicenderanno sul palcoscenico (a partire dalle ore 18.00) ci saranno Ciro Iannacone, Angelo Gualano, Tiziano Paragone e figlio, il noto sassofonista jazz Michele Carrabba, Michela Parisi, Sara La Porta, Lucia Ruggieri, Mikalett, etc. (l'elenco completo sulla locandina del Festival) in più, di rilievo si vuol sottolineare l'allestimento di una Mostra-Esposizione di copertine di vinile di musica rock del 1971, di cinquantanni fa, a cura di Luigi Ciavarella, il noto pubblicista musicale, non nuovo a questo genere di esperienze.

Nella Galleria delle tante copertine (foto qui sotto) che ciascuno potrà visitare (nell'area antistante la sede di Artefacendo in villetta), si potranno ammirare autentiche icone del rock come per esempio l'album d'esordio dei Comus, (“First Utterance”), folk sperimentale ispirato al semidio Comus, figura inquietante raffigurato in copertina; alcuni album d'epoca come “Aqualung” dei Jethro Tull, “Fireball” dei Deep Purple, “Who's Next” dei Who, iconici album rock del passato. Poi “Imagine” di John Lennon, considerato l'album del secolo, pubblicato quell'anno; il IV dei Led Zeppelin (quello di “Stairway to Heaven”), “Tarkus” degli EL&P., “Sunfighter” della coppia Kantner-Slick con la foto in copertina della loro figlia China; “Meddle” dei Pink Floyd, “Sticky Fingers” dei Rolling Stines (quello con la zip di Warhol), il capolavoro apripista del metal dei Black Sabbath (“Paranoid”), il racconto folk dei Fairport Convention (“John Babbacombe Lee”, l'uomo che non doveva morire), il mainstream dei Doors (“LA Woman”), il terzo dei Santana, i Creedence Clearwater Revival di “Pendulum”, Janis Joplin (“Pearl”), due Live storici del '71 (Allman Brothers e Crosby Sills Nash e Young), il debutto di David Crosby (If I Could Only Remember My Name"), Johnny Winter, etc. in più quattro copertine di dischi italiani: il mitico “Concerto Grosso” dei New Trolls, le Orme di “Collage”, “Non al denaro ne all'amore ne a cielo” di Fabrizio De André e “Dies Irae” della Formula Tre.

Insomma una panoramica convincente della musica che si produceva allora attraverso le più importanti e belle copertine di vinile. Copertine di dischi che hanno fatto la storia del Rock assunte a funzione artistica in un momento in cui il genere stava voltando pagina affrontando così gli anni settanta con rinnovata energia.


LUIGI CIAVARELLA



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