UNA LEZIONE DI STILE DAI BULLES NOTE QUINTET.
“Ali di scirocco”
dei Bulles Note Quintet uscì nell’aprile del 2014. Si ripropone la recensione apparsa su "MUSIC'ARTE" di Sanmarcoinlamis.eu
E’ un lavoro
superbo, ineccepibile sotto il profilo del rapporto tra musica jazz e poesia,
parole e suoni che si intrecciano in una relazione aperta che lambisce la
perfezione. All’ascolto si coglie subito la sensazione che tutto qui abbia un
senso, come se questo equilibrio armonioso fosse sempre esistito. Una relazione
tra due mondi diversi che provano a confrontarsi ciascuno forte della propria
natura, persino a mediare tra il senso delle parole e le percezioni armoniche
della musica. Insomma tra le liriche di Gina
Palmieri, sensibilissima poetessa, e gli arrangiamenti di Tiziano Paragone, tra gli altri,
musicista impeccabile, che in questo lavoro dal titolo “Ali di Scirocco”, prova a
dare sostanza ad un progetto nuovo toccando vertici artistici che mai avrei
immaginato.
Renato Sellani (1926 - 2014) |
In Resto
qui Gina Palmieri entra in
atmosfere più soul, quasi in ambienti notturni con vocalizzi e voce dominati
dal sax, avvolgenti, che fanno da sfondo ancora ad una lirica declamata da Patrizia Di Martino (Inevitabilmente,
Io e te universo di stupore.. ) quindi a seguire i brani Credi
e Buenas
Noches mi Amor, potenziali hit dalla tonalità pop sofisticate arricchita,
quest’ultima, da un intervento straordinario di Renato Sellani al pianoforte.
Dopo un’altra breve
poesia (Io e te) la musica entra in una fase più sperimentale merito
del flauto di Enzo Nini che
introduce atmosfere adeguate alla scrittura del testo che rimane, a mio avviso,
come il punto più alto raggiunto, peraltro in un brano di
lunga durata che serve a Gina Palmieri
a dare il meglio di sé (.. Se l’amor mio
cresce ancora e di più misurarlo no non ci riuscirò..) e per evidenziare
oltremodo il talento e la classe dei musicisti, ciascuno forte del proprio
ruolo e del proprio stile, in una improvvisazione jazz di grande effetto. La
Danza Continua sottolinea un altro passaggio importante che attraversa
la vita dell’album, poiché rappresenta un altro eccellente tassello, che si
aggiunge alla lista dei capolavori per chiudersi infine con Sofia,
arrangiata da Ulrico Priore,
dapprima declamata (Neri i tuoi occhi
parlano già di quale donna sarai) e poi terminata in maniera toccante dalle note da brivido di Renato Sellani, maestro impareggiabile,
in uno dei congedi più struggenti ed emozionanti che io abbia mai
conosciuto.
L’album si avvale
della collaborazione di Maurizio Fusillo
riguardo l’illustrazione della front
cover (in stile liberty), e delle foto interne curate di Maurizio Magnetta mentre tutti i testi
sono tratti dal libro dell’autrice, Gina
Palmeri “E penso di un’anima”. Prodotto da Incanto un’associazione di promozione
sociale.
Luigi Ciavarella
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