NICO, LA CHANTEUSE DECADENTE E FRAGILE DEL ROCK.
Il 18 luglio del 1988 moriva Nico, la musa dei primi Velvet Underground e di Andy Warhol, il celebre artista della Pop Art newyorchese.
La scomparsa improvvisa di NICO, avvenuta in circostanze tragiche a Ibiza il 18 di luglio del 1988 ricorda molto da vicino un'altra morte assurda, quella di Sandy Denny, la voce del folk rock inglese, anch'essa deceduta per le conseguenza di una caduta accidentale avvenuta dieci anni dopo la scomparsa di Nico. Un triste e beffardo destino che sembra perseguitare i grandi protagonisti della musica rock.
Nico era nata a Colonia nel 1944,si chiamava Christa Paffgen e dei suoi natali teutonici conserverà sempre i tratti dark della chanteuse decadente e tragica, alimentati negli anni dal peso dei tanti ruoli assunti nell'ambito della cultura underground.
Fu indossatrice di successo e quindi attrice (una parte, peraltro secondaria, è individuabile in La dolce vita di Fellini) prima di essere scoperta e valorizzata da Andy Warhol, figura chiave della nuova avanguardia newyorchese degli anni sessanta. Nico entra subito nel progetto multimediale Exploding Plastic Inevitable Ensemble Show, partorito dalla mente schizoide di Warhol, accanto ai Velvet Underground, anch'essi punti di riferimento di un certo tipo di avanguardia rock, molto apprezzata nella East Coast.
In questo ambiente, generato da impulsi perversi e notturni, fortemente contro in termini di moralità, la voce di Nico si staglia fragile e decadente dentro un progetto ambiguo e volutamente provocatorio. Alla pubblicazione del primo album del gruppo, nel 1967, (quello che reca in copertina la famosa banana gialla stilizzata opera dell'artista pop) Nico esegue tre canzoni scritte per lei da Lou Reed, il leader della band. Si tratta di Femme fatale, All Tomorrow Party e I'll Your Be Mirror, che ancora oggi conservano un certo fascino tenebroso.
L'album fu censurato in tutta l'East Coast per le sue tematiche sadomaso (Venus in Furs) ma anche per Heroin, che parla in modo crudo del mondo della tossicodipendenza ma è sopratutto fin troppo presente una oscurità di fondo che avvolge e scombina ogni forma di rock finora conosciuto.
Il contributo fornito da Nico fu determinante poiché fu con la sua voce a dare quel tono decadente, melanconico e poetico negli interstizi di un suono che per altri versi possedeva tutt'altri schemi.
Quest'album rappresenta uno dei capolavori del rock , icona indiscussa di una epoca storica in cui si stavano delineando i nuovi profili entro cui la nuova musica si sarebbe sviluppata. Un album che parla di perversioni, sesso malato e di droga non poteva non passare inosservato.
Dopo questo disco epocale Nico esce dal progetto malsano dei Velvet Underground. Anche Andy Warhol abbandona la sua creatura che d'ora in poi camminerà con le proprie gambe attraverso la produzioni regolare di altri tre album che, se escludiamo, l'ultimo Loaded, dove maggiormente si evidenzia lo stile di Lou Reed, il resto sono due titoli ancora impregnati di furore devastante sia il secondo White Light/White Heat che il terzo omonimo, nonostante quest'ultimo possieda qualche momento pop.
Nico pubblicherà Chelsea Girl, il suo primo disco uscito quasi in contemporanea con quello dei Velvet Underground, e subito dopo il suo personale capolavoro The Marble Index nel 1968, con abbondanti arie malinconiche e mitteleuropee ben prodotto da John Cale.
Seguirà nel tempo una discografia altalenante (e collaborazioni importanti per esempio nel 1974 con John Cale, Kevin Ayers ed Eno) con alti e bassi e una condotta di vita segnata dalla tossicodipendenza alternata a momenti di effimera fama raggiunta grazie alla sua bellezza tenebrosa e al Punk di cui diventa suo malgrado una icona dark, seppure ormai sopravvissuta persino a se stessa.
Il 17 luglio del 1988 in seguito ad una banale caduta dalla bicicletta nell'isola di Ibiza dove aveva trovato rifugio insieme al figlio,gli viene diagnosticato dapprima un malore causato dal caldo, in realtà la caduta gli procurerà una emorragia cerebrale. Muore il giorno dopo.
Nico riposa a Berlino nel cimitero di Gunewald-Forst.
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