1 Entrare nel universo poetico sentimentale di Fabrizio De André non è cosa facile. La statura del cantautore, colto e riservato, sarcastico e anticonformista, va inquadrata in un percorso che va oltre l’aspetto meramente musicale per sconfinare nella vastità della cultura italiana contemporanea che egli ha saputo esprimere in quarantanni di ininterrotta attività musicale. Un percorso che inizia nei primi anni sessanta con le prime composizioni che guardano soprattutto alla vicina scena musicale francese – Georges Brassens e Jacques Brel su tutti – per concludersi in una fredda notte di gennaio del 1999 in un ospedale milanese. Un lungo periodo in cui Fabrizio De André è riuscito ad esprimere compiutamente le tante voci che lo hanno posseduto, travolgendo i canoni tradizionali della canzone italiana con una scrittura nuova, irriverente, colta, unica e raffinata, che parla di perdenti e di sopraffazione, di guerre e di costume, di mala politica e spiritualità, ch...