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Visualizzazione dei post da luglio, 2018

UN SUCCESSO IL BORGO TALENT.

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Hanno vinto Teresa Merchiorre per la sezione canto mentre per gli aspiranti attori e i VIP nostrani rispettivamente la giovanissima Chiara di Maggio e Teo Stilla , noto ottico del luogo.   Una tre giorni in crescendo sino all'apoteosi finale. Borgo Talent ha confermato una prevedibile crescita in termine di proposta e di risultati. La parte musicale, l'angolo che meglio mi appartiene, ha sempre mantenuto un livello medio alto con punte significative d'eccellenza. Il fatto che al primo posto abbiano trovato spazio tre nomi ex equo dice molto sul valore artistico dell'evento. Alla fine, all'unanimità, la vittoria è andata a  Teresa Merchionne , di San Giovan ni Rotondo, che rispetto alle due altre concorrenti, (bravissime) è riuscita a dare una maggiore incisività alle sue interpretazioni, peraltro non facili. Tuttavia tutte le cantanti, giovanissime (addirittura una undicenne di belle promesse) hanno dato lustro con le loro canzoni quasi tutte cover proven

LUCE INCANTATA di ANTONIO MOTTA

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<Una distesa infinita di piccole colline, ora scabre, ora desolate, ora verdeggianti, è di fronte a noi. Siamo nel regno dei terrazzamenti, fazzoletti magri di terra, tutti chiusi da sapienti muretti a secco, con il cielo intorno quasi da ogni parte, dove generazioni di contadini si ostinano a sopravvivere. Qui nessun mastro don Gesualdo poteva nascere, qui l'incuria degli antenati di Lampedusa, la malattia del latifondo è lontana. Tutto è ordinato, tutto è logico, ma tutto è tragico, tutto è irreale. E presenze irreali sono i commoventi pagghiare su cui sono lasciati a crescere i cardi spinosi, a strisciare le serpi, a volteggiare in cerchio i corvi. Non c'è paesaggio più mutevole di quello del Gargano: dolce, amaro, desertico, lunare, mediterraneo, africano, nel giro di poche leghe. > *** Il testo è tratto da < LUCE INCANTATA > di Antonio Motta (Edizioni Gelsorosso, 2005)  Il Gargano visto con lo sguardo attento del poeta che indaga sulle contraddiz

"LI SOCIALISTE" POESIA DI FRANCESCO SAVERIO NAPOLITANO

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Francesco Saverio Napolitano 1858 - 1935 (....) Sta società è cumbinata de chernute e sbruvugnate, sfatiate e mariule, apre porte e appoppa cule. Sonne tutte camurriste, 'nnanze l'occhie non tenne Criste, vonn'accide li sacerdote, e tutte quante li devote. Vanne contra li signure, ma ne l'hanna fa' pigghià 'ncule, se ce accostane alli pirtune l'hanna rompe lu gruppone. Donn' Enriche lu spiritista ha misse 'ncape alli sucialista ch'adda sparte la proprietà delli signure, ma non è qua. E quidde fregna de *** a fà lu mediche non è capace ci vo mette cu Cicerale, e non vede che ie n'annimale. E Simone lu Presidente vo fà pure lu prepotente, cu na voria mai sentita se cummannasse li State Unite. Sti brutte curnutone vonne faà pure la guerra culli bastune, nuja tenime li scuppette, rivultelle e vainette. So unite cu Mitilasse cu uagliune e cu vaiasse, pe' cummannà

STOP SI TORNA A CASA.

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" La cosa più importante quando si va ad una festa è sapere quando è il momento di andar via" (Michael Stipe, REM ) Comunico ai miei 25 lettori la decisione di sospendere fin d'ora ogni  collaborazione verso giornali web/cartacei e ogni attenzione particolare verso manifestazione di carattere cultural-musicale che avranno luogo in futuro nel nostro paese. La partecipazione all'evento BorgoTalent in qualità di giurato sarà l'ultimo impegno che sosterrò. D'ora in avanti i vari eventi culturali (compresi quelli musicali)  che si svolgeranno in paese troveranno in me soltanto un attento spettatore, semmai ci sarò.   Luigi Ciavarella, Blogger. L'unica fonte di comunicazione col mondo sarà soltanto questo Blog di cui invito tutti a seguire. Chiunque poi troverà (bontà sua) argomenti interessanti ha fin d'adesso la mia autorizzazione a riprodurne il contenuto, intero o parziale, nei modi e nei tempi e sui mezzi che riterrà opportuno. Adios.    L

LA SCIUVERTA di Leonardo Aucello

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La sciuverta de Nannina no reposa la matina, lu penzere d'accasà la fa troppe 'ngalemà: l'hanne fatte la prumessa scutturedde come e 'gghiessa: Ciambrachedde de Veture e Chechele pisciature. Tutta robba de cuzzama craparedde e vestiama, cullu lette a scaraiacce e la puzza che ve' 'mbacce, Ma Nannina non te' pace sembra pupa de vammace, petta l'ogne, musse e pile de rossette mezechiile. trippa rossa e cule vasce ce ne cade a capa a 'bbasce, se l'ffrunte pe la via non fa 'mpegne che te spia. lu vulesse lu marite questa 'ggiona ancora zita: luparedde o culla scola no vo' jesse 'cchiù uagliola. (Leonardo Aucello)

L'HARD UNDERGROUND DEI BOLDER DAMN

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Nel 1967 nasce in Florida, a Fort Lauderdale, una delle tante garage band dell’epoca. Sotto la spinta della Summer of Love e attraverso lo stravolgimento della pop music, con l’avvento del rock e di tutto ciò che lo stava creando, allevando e istruendo, in Florida tre giovani armati di batteria, basso, chitarra e microfono si danno un nome, Bolder Damn. Il tempo passa, un quarto elemento stabile non lo si trova, ma la band accresce il proprio sound e lo plasma con le fattezze del rock. Subisce le influenze dei Black Sabbath , degli Iron Butterfly , forse anche dei Frijid Pink . A questo punto i Bolder Damn, è il 1971, hanno un bel po’ di pezzi ben definiti in repertorio, cosa indispensabile per una band dell’epoca, esordiente o sconosciuta che fosse, che tentare la strada della professionalità o comunque quella di essere una vera band, di professione, che suona live, in radio e che fa dischi. Nel 1971 arriva un vero cantante e che sa essere anche frontman. Il dado è tratto e l’ann

BESTIARIO BEAT !

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Nell’Italia provinciale e periferica dei mid sixities , tra i tanti gruppi e gruppuscoli musicali che vi abitano molti prendono il nome dal mondo degli animali, tra il comune , il curioso, lo stravagante e l’esotico, sulla spinta di una moda affermatasi nella terra dove tutto è cominciato: l’Inghilterra beat. ( The Animals di Eric Burdon, un caposcuola!) Cosi il catalogo bestiale del beat italiano ha modo di svilupparsi attraverso la nascita di molte formazioni tra le quali molte diventeranno famose, avranno un buon successo e di cui ancora oggi molta gente se li ricorda. Altri invece, pur essendo altrettanto bravi   se non migliori dei più noti, rimarranno nel limbo e saranno ricordati soltanto in ambito underground. Tra i più noti in assoluto ci sono i milanesi Camaleonti , fondati da Ricky Maiocchi nella metà dei sessanta e subito avviati verso una fortunata carriera grazie ad una scelta oculata di cover di sicuro successo depredate dal vasto repertorio anglo-americano. D

QUANDO BEPPE MONTE ANDO’ ALLA CORRIDA.

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Era il settembre del 1972 quando Beppe Monte (all’anagrafe Giuseppe Chiaramonte , 1946 - 2008) raggiunse i cancelli della RAI di Via Asiago in Roma per partecipare al concorso radiofonico La Corrida – dilettanti allo sbaraglio , condotto da Corrado , indimenticabile e popolare conduttore del famoso programma della RAI, che, come tutti sanno,   sopravvissero entrambi, dopo il passaggio alla TV, senza perdere nulla in termini di successo. Dopo averne fatta richiesta, Beppe Monte vi approdò non prima di aver sostenuto un provino di ammissione. Naturalmente la categoria in cui gareggiò fu la canzone, essendo questa la sua passione che peraltro stava manifestando in quel momento come frontman e cantante solista nella formazione musicale (o complesso) i Protheus , che, seppure in fase calante nei primi anni settanta, era pur sempre un gruppo ancora molto popolare nel nostro paese. Beppe scelse di interpretare Tanta voglia di lei, il celeberrimo brano del complesso i Pooh , (Auto