UN '68 TUTTO PSICHEDELICO, TRA ROCK E DROGA.
Il ruolo assunto dal rock durante
la stagione psichedelica è fondamentale per capire la profondità dei grandi
cambiamenti operati. Timothy Leary,
che era stato il grande apostolo della cultura psichedelica, identificava le
droghe come veicoli essenziali per lo sviluppo delle coscienze. Tradotto in
musica significava esporre una generazione di musicisti, sul terreno della
sperimentazione, a risolvere le loro esigenze creative attraverso l’uso o abuso
del consumo di droghe.
Il terreno di coltura e il teatro
degli avvenimenti è San Francisco, West Coast, California. La terra promessa,
città aperta ad ogni artificio sperimentale, punto di coagulo e riferimento
principale della nuova generazione pop, assunta a funzione di laboratorio. In questa città di frontiera nasce per merito
di Tom Donahue la prima stazione
radio a modulazione di frequenza che consente alla nuova musica di diffondersi
in tutta la Bay Area. Qui, accanto al consumo spietato di acido lisergico e anfetamina,
si pongono le basi essenziali per la costruzione dell’edificio rivoluzionario.
Lawrence Ferlinghetti e la sua leggendaria libreria. |
E sempre in questa città operano
nel quartiere di Haight Ashbury le
due anime di questa cultura: quella squisitamente musicale di tipo sperimentale
e quella più propriamente intellettuale. La prima, che è quello che più ci
interessa, si agita in cantine e prepara, sin dai primi anni sessanta, le nuove
robuste vibrazioni cerebrali con buona dose di rock ( il garage punk per intenderci ); la seconda, che si richiama alle
esperienze della passata stagione della Beat
Generation, riconosce in Lawrence
Ferlinghetti e la sua leggendaria City Light Books i punti focali del
nuovo corso. Anche il cinema, il teatro e l’arte soprattutto sono investiti in
questo processo di rinascita globale. Ciò che ne vien fuori è il ritratto
autentico di una tendenza artistica – intellettuale che si sta appropriando di
spazi vitali per la propria sopravvivenza e allo stesso modo indica una
vitalità fiorente dal carattere forte che supera una stagnazione e si pone come
modello per le nuove generazioni future.
Una dimensione temporale dominata
dalla cultura della droga che ha radicalizzato ogni velleità propulsiva,
dilatando ogni forma di intervento e superando oltremodo una creatività
paradossale poiché trae la propria ragione esistenziale dalla cultura della droga.
Lasciando ai margini le
motivazioni e le conseguenze sociali, politiche ed economiche che determinarono
i fatti legati all’abuso di stupefacenti, i limiti entro cui è possibile
studiare questo fenomeno generazionale, la musica rock subisce, a partire dalla
seconda metà dei sessanta,un’accelerazione enorme del proprio potenziale. La
qualità della musica prodotta in quegli anni non sarà più eguagliata per tutto
il corso della sua esistenza.
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L’anno 1968 dunque segna il
culmine per quando riguarda la parabola evolutiva del Rock ed è in quest’anno
che si producono forse i lavori migliori della sua storia. Proviamo in questa sede a ricordarne
alcuni :
GRATEFUL DEAD : Live Dead, la summa dell’arte psichedelica ; QUICKSILVER MESSENGER SERVICE : Happy
Trails ; JEFFERSON AIRPLANE : Crown Of
Creation ; JIMI HENDRIX : Electric Ladyland ; THE BYRDS : Notorious Byrd
Brother ; BLOOMFIEL,STILLS &
KOOPER : Super Session.
In Inghilterra, voltata le pagine freakbeat e psichedelica, debuttano in quell'anno alcune band che faranno parlare molto di sé
in futuro. Tra queste :
FAMILY : Music In A Doll’s House ; JEFF
BECK : Truth ; TRAFFIC : Mr. Fantasy.
Vengono pubblicati anche molti album importanti tra cui:
TEN YEARS AFTER : Undead ; CREAM : Whell’s On Fire ; JETHRO TULL : This Was ; FAIRPORT CONVENTION : Liege & Lief ; VAN MORRISON : Astral Week
; PENTANGLE : Sweet Child ; KALEIDOSCOPE
: Tangerine Dream, l’epitaffio della
psichedelia inglese.
LUIGI CIAVARELLA
Fonte : “Qualesammarco”
giugno- agosto 1988
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