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Visualizzazione dei post da ottobre, 2019

IL DUO MIKYAMI STASERA IN FINALE AL PROSCENIUM FESTIVAL DI ASSISI.

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Stasera, ore 21.00, dal Teatro Lyrick di Assisi , verrà trasmessa in diretta su YouTube la finale del ProSceniUm Festival , Concorso Nazionale di Musica d’Autore , giunto alla seconda edizione. Le cantautrici MikYami , ovvero Michela Parisi (classe ‘87 di San Marco in Lamis) ed Ylenia Mangiacotti (classe ‘90 di San Giovanni Rotondo parteciperanno alla gara con il brano inedito Risplendere , scritto e composto da loro. La canzone gareggerà con altre 11 proposte, selezionate tra oltre 165 candidature. Una fantastica orchestra, composta da 35 elementi accompagnerà le performance, rigorosamente da vivo. La serata, presentata da Pino Insegno , versa la presenza di grandi ospiti: Red Ronnie, Ron, Roger White accompagnato dal chitarrista di Cat Stevens, Fausto Donato, Beppe Dati, Lorenzo Baglioni e molti altri. Sarà possibile VOTARE GRATUITAMENTE “Risplendere”, la canzone del duo MikYami attraverso il link che verrà fornito dai presentatori durante la diretta sul canale del Pr

IL SUONO FOLK PROG ESTREMO DEI COMUS DI FIRST UTTERANCE.

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Pubblicato nel 1971 dalla Dawn, First Utterance dei Comus è un'opera unica nel suo genere, tanto ardita quanto difficilmente fruibile, ma che proprio a causa di questo suo carattere sperimentale estremo è diventata un must imprescindibile per i connaisseur di musica folk-prog. Un concept Album partorito prevalentemente dalla mente immaginifica di Roger Wootton , vocalist del gruppo, ma con un forte coinvolgimento di tutti i membri del sestetto che, nominalmente musicisti di folk acustico, riescono letteralmente a stravolgere la sonorità dei loro strumenti. Chitarre elettriche ed acustiche, a 6 e 12 corde, violino e viola, flauto ed oboe, basso e percussioni varie, tessono trame musicali di una violenza inaudita, evocando oscuri scenari popolati da rituali immondi e sanguinari, ammorbati dalla paura più desolante e priva di speranza. Sette i brani inclusi nell'LP originale, l'introduttivo Diana ci proietta senza esitazioni nel mondo primordiale ed oscuro che permea a

LA MUSICA DI IVAN GRAZIANI TRA CHITARRA E MELODIA. (*)

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Oggi il cantautore abbruzzese avrebbe compiuto 74 anni .   Per qualche ragione il nome di Ivan Graziani è sempre stato sottovalutato. Indubbiamente era troppo avanti per i tempi e il suo temperamento, sanguigno e testardo, non gli ha favorito una considerazione adeguata nel ambito della canzone italiana. Lui, principalmente si sentiva chitarrista quando in Italia questo ruolo era tenuto in secondo piano (“ La chitarra bisogna amarla nella sua forma ”, diceva) e ha sempre cercato in questa direzione di impostare la sua carriera di cantautore. Le sue origini bisogna cercarle quale strumentista della formazione pop  Anonima Sound , nel 1967, dopo aver disperso il suo talento in tanti direzioni ( Tato Tommaso’ Guitar ed esperienze anche con musiche anni cinquanta, oltre a collaborazioni estemporanee) finché non trova la giusta collocazione come chitarrista e session man alla Numero Uno, l'etichetta di Battisti e Mogol. In questo ambiente matura la sua prima pubblicazione dal ti