PROIBITO, UNA POESIA DI MICHELE COCO.




PROIBITO
Se non fosse proibito
baciare una sconosciuta
incontrata per caso
sul Lecce-Milano
ventotto anni
e una triste esperienza
sulle spalle
ma dagli occhi nerissimi,
se non fosse proibito
peccare – delirio dolce –
nella notte di un vagone
di seconda classe
con una sconosciuta
che va al Nord
in cerca di lavoro
con la vecchia madre,
se non fosse proibito
stringere sul cuore
un’appassionata sconosciuta
nel freddissimo
palco Sempione di Milano
forse t’avrei amata,
sì, t’avrei amata.

Michele Coco


Quest'anno ricorre l'anniversario della scomparsa di Michele Coco avvenuta il 23 agosto di dieci anni fa nel suo paese d'origine, San Marco in Lamis (Gargano). 
L'occasione è propizia per approntare alcune iniziative a suo nome per meglio ricordare quanto sia stata fondamentale la sua figura di intellettuale ed educatore nella crescita culturale del paese. Poeta, letterato e sopratutto traduttore di poeti greci e latini, Michele Coco è stato principalmente, per chi scrive, una persona di rara sensibilità umana e magnifico poeta, ironico e allusivo, nonché acuto osservatore della realtà circostante che lui sapeva mediare con una scrittura molto seducente.
La poesia, sopra riportata (tratta dalla raccolta poetica Palinsesto con Epitalamio, 1975) ne è l'esempio più folgorante. Il poeta garganico coglie con tenerezza i motivi reconditi rivelati da un incontro casuale avvenuto con una sconosciuta in un vagone del treno Lecce-Milano. Un treno che rappresenta l'emblema stessa del dramma dell'emigrazione, che si può leggere negli <occhi nerissimi> della ragazza, costretta al viaggio per ragioni di lavoro. Dietro questa istantanea umanissima Michele Coco riesce in pochi versi a raccontare un disagio vero, interiore, con approccio quasi "prevertiano" dal retrogusto dolce amaro.   
PS : Auspico, tra le tante iniziative che avranno sicuramente luogo quest'anno a suo favore, che venga posta una targa commemorativa in paese (e al Liceo Classico Giannone dove è stato preside) e istituita una borsa di studio, oltre a tutto il resto, per ricordare alle presenti e future generazioni l'importanza della sua azione intellettuale. (LC)

Commenti

  1. Pienamente d'accordo. Il nostro caro Michele Coco merita di essere ricordato di più. E' stato un grande, onesto insegnante, un ottimo Preside e un vero amico. Non lo dimenticherò mai!

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