IL BLACK METAL DEI VENOM, FORMAZIONE “SATANISTA”.


Nati nel 1979 in Inghilterra (Newcastle) i Venom devono la loro fortuna musicale ad una miscela di suoni dal carattere monolitico, devastante e abrasivo come mai si era sentito prima. Sono importanti nella storia del Rock per aver tenuto a battesimo la nascita del Black Metal, che trae spunto dal loro disco più famoso, dal titolo omonimo, pubblicato dalla Neat nel 1982, inventando un genere nuovo all’interno della musica Metal.
La loro musica è la sintesi innaturale di un suono disarticolato, distruttivo, violento costruito su composizioni prive di qualsiasi senso logico. La canzone cessa di avere la sua centralità melodica per diventare una poltiglia di violenza e perversione in grado di fomentare una scena che di umano conserva ben poco. La formazione d’altra parte è composta da tre elementi poco rassicuranti, con una conoscenza molto ibrida dell’uso degli strumenti (tipica del Punk, che sta agonizzando in questo scorcio di fine decennio) e una mentalità aperta all’occultismo nel momento in cui decidono di formare un gruppo di chiara derivazione satanista, anche se nessuno dei tre ha mai dichiarato di appartenere a chiese anticristiane. Per dare più forza e visibilità al loro progetto assumono pseudonimi di entità demoniache: Cronos, Mantas, Abbandon, mentre lo stesso nome della band deriva esplicitamente dalla Bibbia di Satana, una sorta di libro molto personale sul pensiero filosofico – esoterico del fondatore Anton LaVey un musicista/fotografo americano del secondo novecento ritenuto molto influente nella diffusione del verbo satanista, che a sua volta si è ispirato (con molta confusione) alle idee di nomi famosi del passato come l’inglese Aleister Crowley per esempio cioè colui che viene ritenuto il vero fondatore dell’Occultismo esoterico moderno, vero anticipatore del satanismo di LaVey.
I Venom adottano il sigillo di Baphomet nel loro logo: una testa di caprone all’interno di un pentacolo, il sigillo del diavolo ostentato in gran risalto sulla copertina del loro disco più devastante e famoso, Welcome To Hell del 1981. L’album spalanca le porte ad una sconfinata schiera di nuove band provenienti da ogni latitudine. Si tratta di un suono mai immaginato prima, estremo, violento ed oscuro peraltro imbastito su testi espliciti: Sons of Satana, In League With Satana, etc. che sono i segni distintivi entro cui la musica dei Venom, declamando una linea di confine tra passato e presente, ipotecano un futuro dalle prospettive nuove. Anche se molti avanzeranno dubbi sulla reale natura demoniaca del messaggio (satanismo come marketing?), i Venom irrompono in una zona viscida del Metal come scheggia impazzita producendo altri classici come il successivo Black Metal, che fornisce la chiave definitiva di un nuovo indirizzo musicale nato all’interno del Metal, ricco di molte prospettive seducenti. D’ora in poi il Metal più estremo si chiamerà Black Metal e produrrà altri sottogeneri come il Thrash, il Death o il Doom allargando così gli spazi ad altre figure emergenti provenienti soprattutto dalle zone scandinave, territori ancora vergini, che otterranno la ribalta internazionale perfezionando un suono sempre più distruttivo.
Luigi Ciavarella





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