EVENTI ARTISTICI STORICI E MUSICALI IN PAESE.
In questi ultimi
giorni stiamo assistendo ad un vero è proprio rilancio della cultura locale. E’
una consuetudine ormai radicata nel nostro paese quella di offrire un ventaglio
di date d’interesse artistico culturale nelle settimane che precedono le
festività natalizie. Quindi eventi come Arte, Letteratura, Musica e Storia,
etc. investono la nostra cittadina di una attenzione particolare soprattutto in
quegli ambienti più sensibili a questo genere di proposte. Con un elemento
positivo in più da registrare riguardante l’inattesa presenza di un folto
pubblico giovanile presente a qualche accadimento (sui temi attualissimi dei
social o riguardo la figura di Pirandello, per esempio) che diventa così un
motivo di speranza in termini di fiducia per il nostro avvenire. Un dato rilevante che va incoraggiato sopratutto a livello scolastico, come è avvenuto.
Premesso ciò lo
svolgimento delle manifestazioni ha avuto in alcuni imprescindibili
appuntamenti il loro punto di forza come per esempio “La festa di santa
Cecilia”, notoriamente patrona dei musici e intestataria della locale scuola di
formazione musicale, a cui è stato dedicato un fitto calendario di manifestazioni
musicali di prima grandezza. La festa
di è svolta dal 18 al 22 novembre e ha coinvolto principalmente la chiesa di
santa Chiara nel centralissimo corso principale del paese, debuttando con
l’esecuzione, da parte del trio di chitarre Apulia Guitar Trio, delle Quattro
stagioni di Vivaldi (18
novembre) per concludersi il 22 con “Una messa cantata dal Coro Polifonico Lauretano di Trinitapoli” (Organista Francesco
Campagna). Nel mezzo un dibattito sui temi dei rapporti interscolastici tra
musica e istituzioni (ecco che ritorna quanto già citato sopra) e, quello di
cui ho avuto la fortuna di assistere, il Concerto del fisarmonicista Maurizio De Luca, virtuoso dello
strumento, peraltro vincitore del concorso intestato a Tonino Lombardozzi, che ha portato a termine alcuni pezzi di musica
classica che ci hanno letteralmente incantato per la grandezza della loro esecuzione.
Dalle musiche di Frescobaldi a Elgar passando per Kazakov (Una sonata
proveniente da un tema popolare russo) e Elgar fino a Candotti e Scarlatti,
etc. il giovane musicista friulano ha dato prova di possedere una formazione
musicale a dir poco stupefacente.
L’evento storico di
maggiore interesse è stato senza dubbio la pubblicazione e la relativa
presentazione avvenuta il 17 novembre nell’Auditorium della Biblioteca comunale
del libro di fresca sortita di Michele
Galante dal titolo “Il Movimento Socialista a San Marco in Lamis”,
contenente molti spunti d’interesse per la conoscenza di una parte della nostra
storia vista dal punto di vista dei movimenti socialisti in paese. Vi hanno
presenziato, oltre all’Autore, peraltro
storico di chiara fama, anche due autorevoli studiosi del ramo come il
prof. Adolfo Pepe, direttore della
Fondazione Di Vittorio, e Franco Bolgia
ex vice presidente della Regione Puglia. Il tutto coordinato da Geppe Inserra, noto giornalista e
blogger (Lettere Meridiane). Sul racconto della serata si sono già espressi
noti articolisti della stampa locale dilungandosi in particolari a cui rimando
(Apollonio e Del Vecchio, quest’ultimo noto socialista della prima ora).
Aggiungo soltanto che la sala era gremita di vecchi e nuovi socialisti, ex
comunisti e uomini di sinistra, quasi una rimpatriata per testimoniare il ruolo
importante che ha svolto il movimento socialista nel campo dei diritti del
lavoro e della storia del mezzogiorno. Il libro di Michele Galante ripercorre,
con dati e ricchi particolari, 75 anni di storia del movimento arrestandosi
alla soglia dei ‘70 poiché, come ha spiegato l’Autore, dopo quella data “c’è
stato un suo coinvolgimento diretto nella vita politica del Paese”.
Tra gli altri eventi
in programma vi è uno in particolare che ci conduce dritto nel cuore
dell’attività formativa/creativa del locale “Freak” di Artefacendo. Il laboratorio, notoriamente molto attivo su questi
versanti, propone una Mostra d’Arte di Matteo
Nardella dal titolo “Attraverso il segno” che ci apre uno scenario dark,
oscuro e persino ossessivo attraverso immagini che configurano una umanità dai
contorni inquietanti rappresentata da figure alate, indefinite, ibride, incise
con china quasi a voler dar loro maggior risalto rappresentando una metafora
surreale dei nostri tempi difficili. “un processo di ridefinizione perenne,
volto al superamento della dualità archetipica e radicale”, come ha scritto giustamente
Giuliana Schiavone nell’introduzione
alla sua Opera. Accanto a questi soggetti anche paesaggi classici del nostro paese incisi con la stessa tecnica. Il giovane Artista sammarchese (è nato nell'’88) possiede un ricco
carnet di riconoscimenti e premi importanti ottenuti in vari luoghi italiani ed
esteri. La Mostra si protrarrà sino al 16 dicembre.
Luigi
Ciavarella
Maurizio De Luca (a sin. il M° Claudio Bonfitto) |
Opere di Matteo Nardella (Artefacendo) |
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