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Visualizzazione dei post da maggio, 2016

ELOGIO DELLA CANZONE CLASSICA NAPOLETANA AL TEATRO GIANNONE DI SAN MARCO IN LAMIS.

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Non so se vi è relazione tra la festività della Repubblica (il 70° anniversario peraltro) e l'elogio della canzone napoletana, quella classica, che tiene una celebrazione nel locale teatro Giannone il 2 giugno. Propendiamo per la casualità anche perché la ricorrenza politica quantunque evochi fatti storici che hanno determinato la nascita della Repubblica (Croce però diceva che la monarchia avrebbe resistito meglio agli appetiti del Vaticano rispetto alla DC che invece consegnò letteralmente la nazione alla cupidigia del  Papa) la questione non ci interessa più di tanto. La canzone napoletana che va in scena il giorno della Repubblica ha invece la grande forza di trasmetterci qualcosa di magico che si rinnova sempre partendo dalla considerazione che essa, rispetto alla canzone italiana, per esempio, ha saputo conservare col tempo una sua identità precisa, quasi uno status speciale che va oltre le mode e i movimenti stilistici che hanno investito larga parte della musica italiana

NELLA BARBERIA DI ANTONIO VERDE DETTO ZIO ROSSO DOVE NACQUE LA MUSICA POP

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" Nei suoi giri, immancabile era la visita alla barberia di Antonio Verde , in corso Matteotti, che stranamente per i suoi capelli rossicci era chiamato " il rosso ". Aveva la voce burbera e gridanciara, il linguaggio grasso dei facchini. In questa barberia angusta, miseruccia,come potevano essere quelle di paese, profumata di lavanda, stavo qualche ora seduto impressionato dai discorsi degli adulti, che nel sabato della feste, lì avevano un punto di ritrovo sicuro ed esercitavano il pubblico pettegolezzo. Era una novità suggestiva sentire tratteggiare il volto di un personaggio, o il commento ineffabile delle novità accadute. " Il rosso ", tra una barba e un'altra, deus ex machina di quel teatrino variopinto e multietnico ( che mescolava le razze, se cosi posso esprimermi, indigeni e cafoni, professionisti e artigiani ), suonava il mandolino e strimpellava le arie di Caruso come Furtiva lacrima o La Traviata di Verdi. Rammento - immagini che mi vengono

QUARTA EDIZIONE DELLA MANIFESTAZIONE CANORA “UNA CANZONE PER SOGNARE”.

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Riparte la nuova edizione della manifestazione canora “Una canzone per sognare”, ideata e promossa dal nostro concittadino Mario Mossuto che, come abbiamo più volte scritto, si tiene con successo in provincia di Alessandria dove il noto DJ vive ormai da molti anni. L'evento è nato per promuovere i giovani, e a volte giovanissimi, talenti della canzone italiana sull'esempio dei talent show che stanno dominando l'attenzione dei media in questi tempi nei palinsesti delle tv e che servono a far emergere eccellenze altrimenti sconosciute. Una canzone per sognare è strutturato in varie fasi/tappe sino al raggiungimento della finale che è prevista il 10 dicembre prossimo. Il premio consiste, come nei migliori talent show che si rispetti, la registrazione di un brano inedito, da parte del vincitore, presso la Keep Old con videoclip al seguito con il fine di sponsorizzare l'artista nei circuiti musicali nazionali importanti. I premi successivi hanno un peso minore ma abb