IL TRIBUTO DI ROBERTO GATTO AL PROGRESSIVE ROCK

Questo CD del batterista romano ROBERTO GATTO, registrato Live a Roma nel 2008, è un omaggio molto sentito nei confronti del Rock Progressivo, genere musicale che ha attraversato la musica rock durante tutti gli anni settanta e, evidentemente, la cui vena non risulta ancora esaurita volendo sottolineare le belle uscite di questi ultimi anni in Italia (Arti & Mestieri, Biglietto per l'Inferno, Cherry Five, Delirium, ecc.. nomi provenienti dalle nebbie del passato ma in splendida forma in considerazione dei risultati) di gruppi vecchi e nuovi che alternano dischi pregevoli a titoli che sfiorano addirittura il capolavoro. In questo piacevole lavoro sono davvero presenti brani che hanno caratterizzato al meglio il concetto di musica Progressiva in Inghilterra, terra dove nacque il Progressive, poiché è presente  una sorprendente varietà di brani importanti del genere : si va dal nascente space rock dei Pink Floyd di Money, forse il brano più ovvio del famoso gruppo inglese, peraltro ottimamente eseguito, a Sea Song, emozionante tributo a Robert Wyatt, di Rock Bottom, pietra d'angolo di un certo rock d'avanguardia ; autore che viene celebrato anche in un altro brano, " Starting in the Middle..." direttamente dal secondo disco dei Matching Mole di cui Robert Wyatt era il leader ; poi due diversi omaggi ai King Crimson appartenuti a due differenti periodi e stili : I Talk to the Wind da quel capolavoro del genere che rimane In The Court of King Crimson,(1970) e Matte Kudasai che invece è tratto da Discipline del 1981, periodo in cui il gruppo aveva una maggiore presa musicale verso lo sperimentalismo creativo grazie alla chitarra di Adrian Belew.
Da aggiungere gli omaggi agli immancabili Genesis di Foxtrot del 1972 ( Watcher of the Skies ) e al supergruppo Emerson Lake & Palmer di Trilogy,la loro suite più personale e convincente. Nel lotto due suoi omaggi personali al genere  dal carattere molto avvolgente e sperimentale dove meglio si evidenzia l'impegno sostanziale dei vari musicisti che qui interagiscono con il celebre batterista jazz : da John DeLeo che interpreta magnificamente Sea Song a Maurizio Giammarco che suona diversi strumenti a fiato, al chitarrista Roberto Cecchetto che insieme al bassista Francesco Puglisi rappresentano le nuove leve del jazz italiano che avanza, sino alle tastiere di Danilo Rea, che può considerarsi l'amico fedele del batterista.
Un lavoro meticoloso e passionale che mette d'accordo i gusti di entrambi gli ascoltatori, jazz e rock, che Roberto Gatto ha voluto realizzare partendo dall'idea che il genere andava rappresentato in tutte le sue forme senza cioè soffermarsi in situazioni più adatti al jazz di cui il Prog, sopratutto nella seconda parte dei 70, ha avuto abbondanti richiami.
Luigi Ciavarella


  

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