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Visualizzazione dei post da maggio, 2014
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APPUNTI PER UNA STORIA MUSICALE SAMMARCHESE:               ANTONIO LOMBARDOZZI. Antonio Lombardozzi (1927-2007) è stato un pioniere della storia musicale di San Marco in Lamis , contribuendo non poco a disegnare uno sviluppo possibile dell'arte musicale in un momento storico ancora provato dagli effetti nefasti della guerra e dalle incertezze del dopo. Rispetto ad altri, per esempio, Tonino, come lo chiamavano affettuosamente tutti in paese, aveva radici musicali colte avendo da subito compreso l'importanza della musica jazz, introdotta dagli alleati, che lui prese in prestito per arricchire il repertorio della canzone napoletana a lui familiare.Due stili musicali apparentemente distanti tra loro che Lombardozzi provò a contaminare creando di fatto un genere ibrido che funzionò alla perfezione. Suonava la fisarmonica di cui era maestro e formò diverse generazioni di giovani sammarchesi all'arte di suonare lo strumento attraverso un insegnamento regolare, serio e sem
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LA NEW WAVE SAMMARCHESE di Luigi Ciavarella  SARA LA PORTA La scena musicale locale, almeno da una decina d'anni in qua, ha saputo rinnovarsi conservando, nel solco della continuità, sempre una traccia dei vari passaggi, riscontrabile nelle varie manifestazioni artistiche succedutesi in questi luoghi che ne hanno determinato lo sviluppo. Accanto allo zoccolo duro che governa la valle ( cito i poli estremi Festa Farina e Folk e Ciro Iannacone ) sono nati nel frattempo una miriade di gruppi e artisti che, con sorprendente attualità, hanno saputo esprimere una forte caratterizzazione alla nuova canzone d'autore e ai canoni del pop rock locale, vuoi per una loro ricerca personale o solo semplicemente per il gusto di suonare insieme, avendo avuto l'opportunità nel frattempo di attingere notizie alla fonte della musica rock grazie agli strumenti proto didattici che fornisce il web. La loro emancipazione per esempio, in tal senso, rispetto ai loro co
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LA VOCE CALDA DEL "NOSTRO" PETER NARDELLA Akron  è una cittadina dello stato dell’ Ohio , quarta per importanza dopo la capitale Columbus, Cleveland e Cincinnati. La città americana in cui nasce  Peter Nardella è considerata generalmente la patria mondiale della gomma ( qui ha sede la Good Year ) , mentre per il popolo del rock rimane la città dei Devo , formidabile gruppo new wave dei settanta famoso soprattutto in Europa. Peter Nardella  nella città che lambisce il lago Erie vi nacque nel 1926 e ci visse per tutta la vita.  Figlio di emigranti sammarchesi, i suoi genitori vi approdarono agli inizi degli anni Venti richiamati da alcuni parenti residenti in zona ( in effetti la comunità italiana di Akron è tuttora molto numerosa ) e dalla prospettiva di trovare una occupazione e un benessere negati in patria. La famiglia Nardella ( il padre ebbe un impiego nelle ferrovie, la madre casalinga ) oltre a Peter avrà altri cinque figli, Gabriel, recentemente scomparso, e
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LA MORTE DELLA MUSICA ROCK. Qualche domenica fa Gino Castaldo ha scritto, sulle pagine di Repubblica , una specie di de profundis della musica pop rock. Una morte, secondo lui, avvenuta per asfissia, sotto intendendo la fine di un modo di percepirla e il relativo consumo che non c’è più. Sempre secondo lui, riferendosi al pop- rock, ciò sarebbe dovuto alla mancanza di ideali che un tempo erano l’ossatura del genere, ben distinto da altri proprio in virtù di queste differenze, che oggi vengono annullate dai nuovi mezzi d’ascolto che rendono tutto più banale. Tutto ciò mentre si è consolidato un  altro tipo di consumo della musica, più facile, immediato e a poco costo, riferendosi alla fine del supporto come feticcio a vantaggio di mp3 e quant’altro, che hanno dato un colpo mortale alla musica rock come arte e creatività, riducendo il tutto a mera questione di consumo di musica usa e getta che è quanto stiamo assistendo oggi nel mondo. In effetti il titolo parla chiaro: “ Addi
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OMAGGIO A TONINO RISPOLI Cantautore e interprete sammarchese dai toni raffinati, eleganti e melodiosi. Nato a San Marco in Lamis nel 1931, vi morì nel 2007. San Remo 1961 Tonino Rispoli con Caterina Caselli al  Festival di San Remo nel 1969. Ho conosciuto Tonino Rispoli da vicino durante le mie ricerche sulla musica pop sammarchese , credo agli inizi del millennio, quando gli chiesi un contributo fotografico per la preparazione di una mostra che mi accingevo a realizzare. Con gentilezza me ne fornì 8 tutte in b/n che riguardavano un periodo principalmente fermo sul quadrante dell'anno 1961, anno cruciale per lui, perché coincidente con l'era della prima vera espansione della canzone italiana. In quel momento Tonino Rispol i risiedeva a San Remo ( dopo un periodo trascorso in Svizzera ) ed aveva già ottenuto qualche riconoscimento nei vari teatri e balere della zona, riuscendo persino ad esibirsi sul palcoscenico del noto casinò, all'epoca dei fatti il temp
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TACKIS O'GENIO DEL CABARET Varietà e avanspettacolo: Una impertinente vocazione a scandagliare con sberleffi e risatine il mal costume del nostro tempo. di LUIGI CIAVARELLA Parlare di Tackis , alias Luigi Soccio (1937-2009), significa rivisitare un mondo dove la macchietta, il teatro, l'avanspettacolo e il varietà riescono a convivere magnificamente. A ciò vanno aggiunte le frasi doppio senso e una certa impertinente vocazione a scandagliare con sberleffi e risatine sottotraccia il (mal) costume del nostro tempo, con umorismo e lazzo che, unito ad una certa virtuosa galanteria di forma, fanno la grandezza del "maestro" così pomposamente e scherzosamente autodefinitosi, per la felicità della platea sempre numerosa e recettiva alle sue battute. Ricordiamo il maestro Tackis , così vicino (senza scomodare la grandezza) a Ettore Petrolini per quella loro comune vocazione alla satira e al varietà e a certa comicità irriverente, anche se un confronto più
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UN RICORDO DI MICHELE PENNISI. La scomparsa di Michele Pennisi è avvenuta il giorno di venerdì santo, alla veneranda età di 93 anni. E'stata una figura caratteristica della storia del nostro paese. Fu una persona umile e rispettosa con un passato vissuto ai margini della cosiddetta “società evoluta” ma dotato di una ricchezza d’animo e di una simpatia uniche.    di LUIGI CIAVARELLA Lo vedevi scendere, di mattina presto, lungo la strada di Michele Guerrieri proveniente dalla sua abitazione in via Valentino, portando con sé sempre qualcosa che fosse di volta in volta la borsa della spesa oppure un bel paio di scarpe nuove da vendere all’occasionale acquirente, oppure entrambe, a volte anche qualche stecca di sigarette estere nascosta sotto la giacca ; non importava cosa, quello che lo caratterizzava era il fatto che avesse sempre le mani occupate. Aveva un profilo scarno su un corpo sottile infilato quasi sempre in una giacca di taglia superiore alla sua, tanto che l